Nuova era per la Targa Florio, Aci Italia acquista il marchio della corsa più antica del mondo

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L’accordo è stato raggiunto a fine aprile sulla base di un importo di 6 milioni 480 mila euro

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Il presidente di Aci Italia Angelo Sticchi Damiani

La Targa Florio vivrà e lo farà grazie all’acquisto del marchio da parte di Aci Italia. La corsa automobilistica su strada più antica del mondo, passa di proprietà dall’Automobile Club di Palermo all’Automobile Club d’Italia che punta a rilanciarlo a livello internazionale. Ad annunciarlo alla stampa siciliana è stato il presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani. L’accordo è stato raggiunto a fine aprile sulla base di un importo di 6 milioni 480 mila euro che andranno a compensazione di un debito pregresso di 8 milioni. La notizia è arrivata nel giorno della partenza della 106esima edizione della gara, articolata in due giorni e su tre prove: il Campionato Italiano Assoluto Rally, il Campionato Italiano Auto Storiche e la Coppa Rally di Zona 8.

Sticchi Damiani si trova nell’isola per assistere alle competizioni con partenza da Termine Imerese.”Cambierà tutto – ha spiegato Sticchi Damiani – perchè Aci intende restituire prestigio e credibilità alla Targa. Non ci sono operazioni di fini di lucro sulla Targa, ma c’è un progetto di rilancio a livello internazionale”.

Sticchi Damiani ricorda il suo primo approccio con la Targa. “Nel 1975 quando ho fatto da pilota per la prima volta la Corsa sono rimasto affascinato da questo tracciato – racconta -. Sono rimasto folgorato dal pubblico che stava appollaiato ad ogni curva e dal tettuccio dell’auto vedevi migliaia di persone, migliaia di gambe. Ecco la Targa è passione, merita rispetto e va ridato lustro e che può vantare una notorietà immensa, estimatori in tutto il mondo e non solo fra i siciliani che risiedono in altri Paesi. Noi opereremo affinchè tutto questo abbia il valore che merita e possa contribuire alla promozione della Sicilia”. La trattativa per la vendita del marchio è cominciata addirittura nel 2013 con la prima interlocuzione, nel 2017 il primo passaggio vero con la proposta di cessione del marchio, anche se tra le ipotesi di acquisto con prelazione c’era anche l’acquisizione del brand da parte della Regione siciliana.

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