L’OTTAVA SINFONIA DI SEBASTIEN OGIER

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Il francese non si è accontentato di fare calcoli e ha vinto il suo ottavo mondiale sulle stupende speciali italiane

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Sebastien Ogier e Julien Ingrassia, Aci Rally Monza 2021 - Foto Toyota Gazoo Racing WRT

Immenso. Forse è questo l’aggettivo che più di tutti descrive meglio Sebastien Ogier. A Monza il francese ha conquistato meritatamente il suo ottavo titolo di campione del mondo di rally insieme al suo navigatore Julien Ingrassia. La sua ottava sinfonia, in una vita sportiva straordinariamente ricca di successi e che, a 37 anni, sembra ancora in continua ascesa.

Ogier non ha fatto calcoli. Non ha mai pensato di farli. Fin dalla prima prova speciale di venerdì ha dimostrato di voler vincere il suo ottavo (e ultimo) titolo mondiale sulle speciali. Nonostante un brivido sulla “Grand Prix 2”, quando tagliando una chicane ha toccato un blocco di cemento. In fin dei conti è un pilota, non un commercialista. Ha lottato per l’intero weekend e ha battuto il “compagno rivale” Elfyn Evans in gara, salutando i tifosi nel migliore dei modi. Un anno indimenticabile per il campione francese, che dalla prossima stagione non sarà più occupato a tempo pieno in gara, ma che rimarrà nell’orbita Toyota, forse anche con qualche esperienza nelle gare di durata.

Bravo anche Evans, in coppia con Scott Martin sempre su una Toyota Yaris WRC, l’unico che ad inizio della gara poteva ancora disturbare Ogier nella corsa al titolo. Per il britannico una gara generosa, che lo ha visto a tratti al comando, ma anche la presa nuovamente d’atto della superiorità del transalpino che qui, come lo scorso anno, lo ha alla fine preceduto in gara.

Al terzo posto dell’Aci Rally Monza ha chiuso Dani Sordo, primo del quartetto di piloti Hyundai. Lo spagnolo ha preceduto il compagno Thierry Neuville, il giovane Oliver Solberg e Teemu Suninen, al debutto con la squadra coreana. Posizioni che dimostrano le assolute qualità della Hyundai i20 Coupé WRC, ma che è stata anche contraddistinta da episodi sfortunati per Hyundai Shell Mobis WRT. Le vetture coreane però, non sono mai riuscite veramente ad impensierire le Toyota, rimanendo sempre distanti.

Per il team guidato da Andrea Adamo l’unica grande soddisfazione è arrivata dalla vittoria nella classifica della WRC3 dal pilota di Aci Team Italia Andrea Crugnola, affiancato da Pietro Ometto, fra l’altro decimo assoluto con la sua Hyundai i20 N e, davanti a tutti gli interpreti internazionali di questa serie iridata e dell’intera categoria Rally2. Altro successo italiano con la scuderia reggiana Movisport che conquista il titolo riservato ai team in WRC2, anche grazie all’affermazione nella categoria del russo Nikolay Gryazin su Skoda Fabia Evo e al piazzamento di Enrico Brazzoli anche lui su Skoda Fabia Evo. Il francese Yohan Rossel si aggiudica la vittoria del campionato WRC3 con la Citroen C3 Rally2. Nella seconda metà della top ten si sono quindi classificati il giapponese Takamoto Katsuta, insieme a Aaron Johnston, con la Toyota Yaris WRC, il britannico Gus Greensmith in coppia con Jona Andersson, sulla Ford Fiesta WRC di M-Sport, Kalle Rovanpera con Jonne Halttunen su Toyota Yaris WRC.

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