“Combatteremo per vincere”, Sébastien Ogier parla della nuova avventura in Toyota

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Il 36enne francese parla della sua nuova avventura nel mondiale rally con Toyota. E sulla decisione di lasciare a fine stagione, sorride

Sébastien Ogier casco ogier montecarlo

Sébastien Ogier - Aurelien Vialatte / Red Bull Content Pool

L’incredibile serie di sei titoli FIA World Rally Championship di Sébastien Ogier si è conclusa la scorsa stagione, quando l’estone Ott Tänak ha ottenuto il suo primo titolo mondiale. Tuttavia il francese crede di poter vincere ancora, dopo il suo passaggio da Citroën a Toyota.

Il team giapponese ha una ricca storia nei rally. L’ultimo successo proprio alla Dakar 2020 con Carlos Sainz, con il grande finlandese Juha Kankkunen e il francese Didier Auriol che hanno vinto i titoli alla guida della Celica. Poi ci sono anche quattro titoli costruttori.

Il 36enne ha spiegato cosa possa fare con la Yaris, iniziando da Montecarlo questa settimana, e con l’obiettivo di vincere il titolo con un terzo costruttore diverso prima di chiudere la sua carriera WRC.

La Toyota ha una ricca storia WRC con auto e piloti iconici, quindi com’è essere parte di quella storia?

È sicuramente qualcosa di speciale essere in Toyota. La Toyota è un marchio così iconico, spero di scrivere un po’ di storia insieme a loro. Inoltre, è ancora più speciale per me personalmente perché quando ho iniziato a seguire il rally facevo il tifo per Tommi (Mäkinen), quindi in realtà è un sogno diventato realtà lavorare con lui.

Quali sono le tue prime impressioni sulla Yaris WRC?

L’auto si guida davvero bene. Abbiamo appena fatto il nostro ultimo test prima dell’inizio della stagione e ho una buona sensazione. Ovviamente, non sappiamo dove siamo rispetto alle altre squadre, ma sono fiducioso.

È passato un po’ di tempo da quando hai iniziato l’anno senza il numero 1 sulla macchina, quindi come ti sei preparato mentalmente per il 2020?

Ad essere sincero, mi sono preparato allo stesso modo di prima. Non è cambiato nulla davvero, ma ovviamente combatteremo duramente per riconquistare il campionato.

Sébastien Ogier e Julien Ingrassi – Photo Aurelien Vialatte / Red Bull Content Pool

Tu e Julien (Ingrassia, il co-pilota) avete cambiato approccio per questa stagione?

Come ho detto, non è cambiato nulla per noi. Siamo gli stessi di prima e, semmai, il fatto di non aver vinto l’anno scorso ci ha dato ancora più fame di successi.

Com’è riunirsi a Elfyn Evans come compagno di squadra?

Conosco Elfyn dal periodo in M-Sport e sono molto felice di ritrovarlo in squadra. È un pilota davvero bravo e può dare un sacco di feedback al team sull’auto e quindi spingere anche lo sviluppo.

Come si adatta il nuovo compagno di squadra Kalle Rovanperä ai piani del team?

Kalle è un grande talento ma è anche molto giovane, quindi penso che tutti dobbiamo dargli un po’ di tempo, per imparare e abituarsi a tutto e non dobbiamo aspettarci troppo. Sarà veloce, ne sono certo, ma per ora credo che dovrà fare esperienza e imparare.

Cosa pensi delle nuove gare in Kenya, Giappone e Nuova Zelanda?

Sono sinceramente molto entusiasta del nuovo calendario. Mi piacciono le cose nuove e i nuovi appuntamenti sembrano molto promettenti. Penso che sarà bello tornare in Giappone e anche in Nuova Zelanda. Anche il Kenya, ma credo che nessuno sappia davvero cosa aspettarsi, quindi sarà una sfida eccitante.

Sarà la tua prima volta in Giappone?

No, sono già stato in Giappone. In realtà proprio ora prima dell’inizio della stagione, abbiamo visitato il Tokyo Auto Salon per presentare la nostra nuova auto al pubblico, il che è stato davvero grandioso e ho anche già vinto lì nel 2010, quindi solo bei ricordi.

Come sarà correre per una squadra giapponese in Giappone?

Ho avuto un piccolo assaggio di come sarà a Tokyo proprio e penso che sarà una sensazione incredibile. Le persone sono così appassionate e anche molto gentili. Sono un grande fan della cultura giapponese, quindi sarà sicuramente speciale.

Quanto è importante tornare in Africa, un continente con così tanta storia rally?

Sarà sicuramente interessante e, se guardi indietro ai vecchi giorni di safari, è anche promettente, ma è anche un nuovo evento, quindi staremo a vedere.

Sarà difficile il Giappone per il titolo?

A dire il vero non ci penso molto. È un rally su asfalto, quindi sarà diverso e forse darà a tutti una possibilità più uniforme rispetto alla “lotteria ghiaia” che è stata l’Australia negli ultimi anni. Non vedo l’ora. Anche il supporto dei fan giapponesi sarà una bella sensazione, ne sono sicuro.

Hai detto che questa stagione sarà il tuo ultimo anno di WRC? La Dakar Rally, WRX o la pista sono nei tuoi piani futuri?

Al momento, non ho piani. È vero che ho sempre avuto il desiderio di provare le corse su pista – in particolare Le Mans – ma in questo momento sono completamente concentrato sulla prossima stagione WRC e su questa nuova avventura con la Toyota.

Lascerai davvero alla fine del 2020?

Questo è il piano (sorride ndr).

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