Barum Rally, occhi puntati su Andreas Mikkelsen: può prendersi la testa del campionato

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Occasione da non perdere per Andreas Mikkelsen, separato da un solo punto dal leader Alexey Lukyanuk, assente dopo l’incidente che ha danneggiato la sua Citroen C3

Barum rally Zlìn Mikkelsen

Andreas Mikkelsen e Jonas Andersson, Skoda Fabia Rally2 Evo, Toksport WRT, Barum Rally - Photo Jorge Cunha / DPPI

É tutto pronto per il via dell’edizione del mezzo secolo del Barum Czech Rally Zlìn. Motori accesi questa mattina con lo shakedown (10.25-13), alle 16 invece nella piazza del municipio di Zlìn la cerimonia di partenza e la scelta dell’ordine di partenza. Alle ore 21.07 si comincia a fare sul serio; cronometri accesi per la partenza della gara con la prova spettacolo di 9,51 chilometri in programma a Zlìn, poi i concorrenti si recheranno al parco chiuso.

Domani, sabato, 28 agosto, si riprende alle 8 del mattino per affrontare il doppio passaggio sulle quattro prove speciali per un totale di 131, 99 chilometri di speciale e chiudere la lunga giornata alle 22. Domenica 29 agosto partenza alle 7 per le altre tre prove speciali ripetute due volte, per altri 96,66 chilometri di tratti competitivi. Il 50° Barum Czech Rally Zlìn termina nella piazza principale di Zlìn alle ore 17.03 di domenica sera dopo che i concorrenti avranno affrontato 789,33 chilometri di percorso suddivisi in 15 prove speciali (la più lunga di 25,43 km) per un totale di 228,65 chilometri cronometrati.

Il Barum Czech Rally Zlìn valido come quarto round del Campionato Europeo Rally FIA nella sua storia ha sorriso molto ai piloti locali, a cominciare dalla prima edizione del 1971 che vide il successo dei cecoslovacchi (allora le due nazioni erano uno stato solo) Halmazna-Korsuth su Skoda 1100 MB. Il mattatore della gara è il ceco Jan Kopecky (che sarà della partita anche quest’anno) che ha fatto centro in nove edizioni, conquistando le ultime sei disputate sempre al volante della Skoda Fabia. Il Barum poche volte ha visto il successo dei piloti italiani. Il più vittorioso è Enrico Bertone che ha conquistato tre successi (1995, 1997, 1998 su varie versioni della Toyota Celica), ma in tutte queste occasioni il torinese corse con licenza ceca. Proprio per questo sono solo due le vittorie ufficiali italiane. Nel 1981 Antonio Zanussi-Stefano Facchin, su Porsche 911 SC, Renato Travaglia-Flavio Zanella, su Peugeot 206 WRC nel 2002. Oltre al successo di Emilio Radaelli che nel 1985 colse il successo dettando le note al tedesco Harald Demuth su Audi Quattro.

Sono tre gli equipaggi italiani al via quest’anno su 146 concorrenti: Roberto Gobbin e Alessandro Cervi con l’Abarth 124 Rally RGT #42, Alberto Battistolli e Simone Scattolin con la Skoda Fabia R5 #22, Andrea Mabellini e Virginia Lenzi al via con la Renault Clio Rally5 #58. Assente purtroppo per motivi di salute il portacolori di Hyundai Rally Team Italia Umberto Scadola. Da segnalare la presenza di Paolo Diana e il suo team con la mitica Fiat 131. Il funambolico pilota di Rimini aprirà il gruppo delle Rally Star. Al suo fianco l’amico-navigatore Francesco Fresu.

La lotta per il campionato si accende. Grande assente infatti – dopo l’incidente durante i test – il campione in carica e leader della classifica generale Alexey Lukyanuk, questo da la grande occasione ad Andreas Mikkelsen – staccato di un solo punto – di agguantare la testa della classifica e di dare uno scossone al campionato. Ma attenti anche allo spagnolo Efrén Llarena, staccato di 6 punti dalla vetta e al polacco Miko Marczyk, staccato di sette lunghezze. A poche ore dallo start, tutto sembra presagire un grande spettacolo.

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