Rally Lana, le prove speciali spiegate da Fabrizio Ratiglia, un rallista doc

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La sfida, strutturata su due giorni, propone prove speciali consegnate dalla storia della gara, una delle più amate in Italia.

andrea crugnola Rally Lana

Andrea Crugnola e Pietro Ometto - Rally Lana 2020

Il Rally Lana – Trofeo Meme Gubernati, l’edizione numero 34 di una grande storia sportiva, in programma per il 10-11 luglio, organizzato da Rally Lana Alive Asd, e con la New Turbomark a curarne gli aspetti tecnico-sportivi è nel pieno della fase “calda”, quella delle iscrizioni. Iscrizioni che sono alla stretta finale, chiuderanno il 30 giugno, e che alla data odierna hanno ampiamente superato le tre cifre, segno tangibile del forte apprezzamento di chi corre verso la competizione, certamente anche un amore che passa le generazioni. Numeri a tre cifre che fanno preavvertire quella che sarà una gara dai caratteri forti. Significativo l’incipit che caratterizza l’evento targato duemilaventuno, forza, fiducia, futuro. Tre parole dal significato forte e di grande di attualità, che certamente confermano la volontà degli organizzatori di rendere la gara come ideale propellente per pensare positivo, per guardare oltre, dopo un anno e mezzo di momenti anche drammatici.

Il Rally Lana nel 2020 ha avuto la capacità e la forza di riaprire l’attività rallistica nel Nord Italia in un momento difficilissimo. “A meno di un anno di distanza – dicono gli organizzatori – ribadisce il suo ruolo di evento di eccellenza che esprime tutta la forza di una organizzazione moderna e intelligente che partendo da una storia che pochi possono vantare ha dato vita ad un rally adeguato ai giorni nostri. Ma Forza è anche un invito a tutti, equipaggi e appassionati, ad avere fiducia in sé stessi e nelle capacità dell’Italia e degli italiani. Guardando a un futuro migliore per tutti e in particolare per una gara che da quasi cinquant’anni è un manifesto della passione che unisce tutti quelli che amano i motori e che vuole essere sempre di più un riferimento e un importante appuntamento per questa appassionante specialità e per la splendida città di Biella e il suo affascinante territorio pieno di bellezze ed eccellenze”.

Se il 2020 è stata l’edizione della coraggiosa ripresa, quella del 2021 sarà il primo fiducioso passo verso il ritorno alla normalità, verso un futuro migliore. A cominciare dalla desiderata possibilità di avere il calore del pubblico e tutte le manifestazioni collaterali che hanno riportato il Rally Lana ai vertici della specialità ma soprattutto un forte stimolo per l’immagine della splendida città di Biella e il suo affascinante territorio, ricco di bellezze ed eccellenze.

Nel rispetto del format scelto da Aci Sport, più concentrato e breve, che ha avuto un ruolo decisivo nel consentire – a differenza di tanti Stati europei – la ripresa dei rally in Italia, il 34esimo Rally Lana riproporrà lo schema dello scorso anno, ma con novità e conferme importanti. Due le giornate di gara, sabato 10 e domenica 11 luglio. Torna la classica “Oropa”, che sarà al centro del programma di sabato 10 luglio insieme ai due passaggi sulla (leggermente) modificata prova “Tracciolino”. Con la partenza della prima auto in Piazza Martiri della Libertà a Biella dalle ore 17, la luce del giorno accompagnerà solo la prima prova speciale, mentre le altre due avranno il fascino della notte, dei fasci di luce dei fari supplementari che tagliano il buio, atmosfera d’altri tempi. Il programma di domenica 11 luglio sarà invece concentrato sui tre passaggi diurni sulla nuova prova di Caprile, che coinvolge anche uno dei tratti più noti in passato, quello di Ailoche. Arrivo finale a Biella a partire dalle ore 18,00, sempre in Piazza Martiri della Libertà.

Ecco le “piesse” descritte da un biellese, da un rallista doc, oggi oramai “ex”, ma ancora ricordato ed amato dal grande pubblico dei rally, Fabrizio Ratiglia. Certamente tra le righe vi sono anche utili consigli per chi corre: “É con grande piacere che anche quest’anno colgo l’invito degli organizzatori per la descrizione delle prove speciali del nostro amato Rally della Lana – ha detto Ratiglia -. Sono sempre onorato di poter dare un piccolo contributo, soprattutto, agli equipaggi più giovani, per la buona riuscita del rally che tanti anni fa mi ha fatto innamorare di questa specialità. Sin d’ora faccio un grande in bocca al lupo a tutti i piloti e navigatori che disputeranno la gara”.

PROVA SPECIALE N. 1 – 3 “TRACCIOLINO” – KM. 7,400: “Ricalca il tratto stradale della scorsa edizione. La ritengo sempre la prova più impegnativa del rally, quella dove non si deve sbagliare. Ne so qualcosa in quanto mi costò un amaro ritiro nell’edizione del 1998. L’asfalto ha un buon grip ma la sede stradale in alcuni tratti è davvero stretta ed alcune imperfezioni la rendono veramente insidiosa. Inoltre è quasi totalmente priva di riferimenti e quindi molto impegnativa anche per chi si trova sul sedile di destra. A tal proposito consiglio una stesura delle “note” davvero semplici in modo da non mandare in crisi i copiloti nei tratti più impegnativi. Importante sarà prendere un buon ritmo da subito senza strafare e cercare di non perderlo mantenendo la concentrazione. Attenzione se dovesse piovere, perché la fitta vegetazione comporterà che il manto stradale ci metterà un po’ ad asciugarsi e siccome il secondo passaggio sarà dopo le 22,00, mi raccomando di regolare la meglio le fanaliere in quanto su tratti così stretti e senza riferimenti, vederci bene farà sicuramente la differenza”.

PROVA SPECIALE N. 2 “BIELLA-OROPA” – KM 6,750: “La prova più bella del rally e l’università “della traiettoria”. Non per nulla negli anni ‘90 fu il campo di battaglia dei più grandi specialisti italiani delle cronoscalate. Non c’è appassionato biellese che non abbia visto almeno una volta sfrecciare una auto da corsa su questa fantastica strada. Sede stradale larga, da sfruttare in ogni centimetro per mantenere il più possibile velocità e scorrevolezza. Importante quindi non “impegnare” troppo l’auto in curva ma cercare di avere sempre le ruote dritte il prima possibile in modo da poter anticipare l’apertura del gas in uscita.  Come sempre penso che il “tempo” si faccia nei tratti veloci dove alla tecnica di guida bisogna abbinare un po’ di coraggio.  Mi raccomando e questo lo chiediamo come organizzatori di non trasformare il primo passaggio in trasferimento in una prova speciale ed a tal proposito anticipiamo che la strada in quel momento sarà presidiata dalle forze dell’ordine. Come sempre, occhio all’ultima curv”.

PROVA SPECIALE N. 4-5-6 “CAPRILE” – KM. 11,700: “Prova impegnativa e credo anche selettiva, con partenza a Giunchio. La sede stradale è stretta con fondo abrasivo. Attenzione al bivio Ailoche- Caprile in contropendenza, se si esagera è un attimo ritrovarsi nel prato a sinistra! Dopo il passaggio tra le case a Venarolo, finiscono i riferimenti quindi anche qui attenzione alla stesura delle “note”. Una lunga serie di tornanti, fa si che per riuscire a fare il “tempo” non si debba sbagliarne neanche uno cercando di essere il più redditizi possibile all’interno di essi, magari anche sacrificando spettacolo e sbandate. Attenzione ai tagli e buche e sin dalle ricognizioni cercare di capire i tratti ove la sede stradale si sporcherà parecchio. Ripetendosi tre volte è certo che il secondo e terzo passaggio non si effettueranno nelle condizioni del primo. Il tratto finale è totalmente in discesa, quindi soprattutto per gli equipaggi con le auto più piccole occhio ai freni nel tratto in salita, in modo da averli efficienti dove serviranno”.

Il Rally Lana sarà il terzo dei cinque appuntamenti a calendario della Coppa Aci Sport di Zona 1, peraltro con il massimo coefficiente di punteggio, fissato a 1,5. Inoltre avrà validità anche per il campionato Piemonte Val d’Aosta e, a dare ancora più valore alla sfida vi saranno i trofei monomarca di Renault Peugeot, oltre a quelli promossi da Pirelli Michelin, e per la serie R Italian Trophy.

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