Al Rally Valli della Carnia è dominio di Filippo Bravi ed Enrico Bertoldi

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I migliori ieri allo shakedown, i più veloci in tutte e sei le prove speciali, senza concedere una firma agli avversari

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Filippo Bravi ed Enrico Bertoldi, Hyundai i20 R5 - Foto 2emmephotorace

Il numero 1 sulle fiancate della Hyundai i20 R5 Friulmotor è stato consacrato da Filippo Bravi ed Enrico Bertoldi, primi in ogni frangente del 7° Rally Valli della Carnia. I migliori ieri allo shakedown, i più veloci in tutte e sei le prove speciali, senza concedere una firma agli avversari.

Primo giro su Passo Pura, Val di Lauco e Passo Duron in 8’34’’0, 8’16’’7, 5’26’’8; secondo giro in 8’37’’0, 8’17’’6, 5’24’’4. Tempo totale di 44’36’’5 e ricordi indelebili da mandare ai posteri. Il pilota udinese ha dimostrato una volta di più d avere un gran piede e magari, con situazioni di budget migliori, avrebbe potuto e potrebbe ancora essere protagonista ad alto livello. Intanto il Rally Valli della Carnia si gode un nuovo vincitore dopo il sigillo di Dimitri Tomasso (2014), quello di Claudio De Cecco (2015), il tris di Paolo Porro (2016, 2017, 2018) e infine Marco Signor (2019).

Finale entusiasmante nella lotta per il podio, con sorpasso al fotofinish di Claudio De Cecco assieme alla figlia Lisa sull’altra Hyundai i20 R5 ai danni di Stefano Peruch e Denis Pozzo su Skoda Fabia R5 RB Motorsport (tra i due l’inezia di 4 decimi di secondo), completando il trionfo “coreano” di Friulmotor. Quarto posto e buona gara di Nicola Cescutti e Paolo Cargnelutti, equipaggio tolmezzino in via di affiatamento sull’altra Skoda RB. Quinta posizione mantenuta con un passo costante dai goriziani Federico Laurencich e Alberto Mlaklar, pure loro su Fabia.

Nella top ten il settimo posto assoluto di Marco Zannier con la sua Renault Clio Williams è l’ulteriore dimostrazione del piede destro formato gigante per “l’aquila di Lestans”, di gran lunga il migliore di A7, tenendo dietro anche le Clio Super 1600 di Marco Marchiol e Andrea Casarotto, divise da 4,6 secondi dopo il ritiro nel finale di Stefano Paronuzzi che guidava il drappello con un vantaggio superiore ai 20 secondi. L’inezia di 0,2 decimi a separare al traguardo le Clio R3C di Oscar Fioroni e Michele Doretto, quest’ultimo con 10 secondi di penalità sul groppone. In testa fino a metà gara Matteo De Sabbata nella R2B, poi sul secondo Pura una penalità di 10 secondi anche per lui causa ritardo a un Controllo Orario e ritiro cedendo spazio a Nicolò Brunello, primo con margine su Alessandro Lusso e Alesio Molaro in lotta tra loro e separati da 1,9 secondi (tutti su Peugeot 208).

Dominio pressoché totale di Carlo Zinutti (Peugeot 106) in A6 con unico graffio concesso nel finale a Stefano Tavano (Honda Civic), terzo di Classe alle spalle di Gabriele Bassutti (Peugeot 106). Situazione analoga in A5 con Nicola Gaspari (Peugeot 106) sempre il più rapido tranne che nella seconda di Val di Lauco firmata da Fabio Boschetto (Peugeot), poi giunto quarto dietro a Rudi Cappellati (Rover Mg) e Gian Mario Micheloni (Peugeot). Infine la bagarre della N2 con venticinque equipaggi in lizza. Tutte Peugeot 106 le prime otto al traguardo con successo perentorio di Stefano Dall’ò (Peugeot 106) mentre in meno di 4 secondi si sono accodati Gianluca Cella, Dimitri Cortese e Andrea Chiuch. Il ritorno del pubblico sulle prove speciali, disciplinato e rispettoso del distanziamento, ha ridato allegria al Rally Valli della Carnia che il prossimo anno (scongiuri di rito) vuole tornare al classico appuntamento con la prova spettacolo di Voltois, festa di sport e di paese in grado di galvanizzare tutti.

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