Al comando dall’inizio alla fine: Andrea Crugnola vince il Rally Lana
Il pilota varesino ha vinto sei delle sette prove speciali ed è rimasto al comando dall’inizio alla fine della gara
Andrea Crugnola in coppia con Pietro Elia Ometto sulla Citroen C3 R5 ha trionfato nella 33esimo Rally Lana. Dietro di lui hanno concluso sul podio Corrado Pinzano e Marco Zegna, in gara con una Volkswagen Polo R5 di PA Racing, ed Elwis Chentre e Andrea Canepa, sulla Skoda Fabia R5 del Team D’Ambra.
Il pilota varesino ha vinto sei delle sette prove speciali ed è rimasto al comando dall’inizio alla fine del rally biellese che ha segnato il ritorno della specialità nel Nord Italia, seppure nella modalità “porte chiuse” che ha impedito agli appassionati di recarsi sulle prove speciali. Il pubblico biellese ha pienamente rispettato le norme, ma non ha mancato di far sentire il suo affetto ai concorrenti attendendoli lungo i percorsi di trasferimento, aperti a tutti, fra i tratti cronometrati.
Per Crugnola-Ometto e la loro Citroen C3 gommata Pirelli si è trattata della seconda vittoria in sette giorni, per lui il migliore auspicio in vista del debutto a fine mese a Roma nel Campionato Italiano Rally, che è il suo obiettivo stagionale. L’equipaggio della FPF Sport ha polverizzato il precedente record sulla prova “Rosazza”, l’unica rimasta inalterata rispetto alla scorsa edizione.
Alle spalle della Citroen C3 grande lotta fra i due idoli locali, Corrado Pinzano e Ivan Carmellino, che si sono alternati in seconda posizione nella prima giornata. Pinzano, subito più veloce, è poi sceso dal podio a causa di una foratura sulla prima Tracciolino. Da lì ha iniziato a rimontare riavvicinando Carmellino – peraltro il solo ad essere riuscito a strappare una prova speciale a Crugnola – e scvalcando Gino. Nella prova di apertura di questa mattina Ivan Carmellino ha sbattuto con la sua Volkswagen Polo ed è stato costretto al ritiro.
A questo punto è iniziato il testa a testa fra Elwis Chentre e Alessandro Gino per il terzo posto, con Giacomo Scattolon terzo incomodo. Alla fine l’ha spuntata per 1 secondo il valdostano vincitore dell’edizione 2019, mentre Gino ha dovuto fare i conti con la scarsa conoscenza del percorso. Per Giacomo Scattolon, staccato di appena 5 secondi, il rimpianto di una decisiva scelta errata di pneumatici nel primo passaggio odierno sulla “Curino”. Alle sue spalle Marco Gianesini (VW Polo) che ha preceduto Alberto Dall’Era (Skoda) che ha avuto la meglio per 1 secondo su Varisto (Skoda).
Nono posto e primato fra le 2 ruote motrici per Roberto Vescovi e Giancarla Guzzi (Renault Clio S1600) dopo un bel duello con Simone Peruccio, finito undicesimo alle spalle di Davide Riccio (Hyundai i20 R5) che completato la Top Ten.
Finale mozzafiato per il primato fra le Peugeot 208 R2B, con Davide Caffoni che ha “risuperato” Riccardo Tondina sull’ultima prova speciale per soli 7 decimi di secondo.
Promettente anche il debutto della prima vettura da rally con propulsione ibrida, la Suzuki Swift Sport Hybrid affidata a Simone Goldoni e Eric Macori.
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