Rally Lana Storico amaro per Matteo Luise: “Resta la delusione e zero punti in campionato”

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Problemi alla trasmissione fermano il pilota di Adria nel suo ritorno nel biellese, sino a quel momento primo di classe, sesto di raggruppamento e già decimo assoluto

matteo luise

Matteo Luise e Melissa Ferro - Fiat Ritmo 130 gruppo A

Doveva essere l’occasione giusta per tuffarsi nei ricordi di un passato ormai lontano ed invece la decima edizione del Rally Lana Storico ha regalato a Matteo Luise un boccone decisamente amaro da digerire, fermo al palo durante le battute iniziali. Il pilota di Adria, ritornato nel weekend a calcare le speciali del biellese dopo venticinque anni dalla sua ultima apparizione, attendeva con ansia il via della gara, certo di poter ben figurare.

“Eravamo davvero molto contenti di tornare a correre a Biella – racconta Luise – perchè su queste strade ho vissuto un pezzo importante della mia carriera sportiva. Ci eravamo preparati al meglio, sia con la vettura che con la stesura delle note, ed eravamo sicuri di poter dire la nostra. Le prove speciali, seppure non mi ricordassi nulla dopo così tanto tempo, erano davvero molto belle, di una giusta lunghezza, molto tecniche ed impegnative. Davvero una bella gara dove potevamo portare a casa punti importanti per il campionato. Un gran peccato”.

Allo scattare del primo semaforo verde in tanti attendevano il duello tra il portacolori del Team Bassano, affiancato dalla moglie Melissa Ferro sulla consueta Fiat Ritmo 130 gruppo A, ed il locale Boetto, quest’ultimo al volante di una più potente Opel Kadett GSI. Un duello che si profilava interessante già sulla prima “Ronco” dove il polesano staccava il miglior tempo in classe A-J2>2000, a poco più di un secondo dalla top ten assoluta, ma con il diretto rivale che rimaneva ampiamente in scia, deciso a far sentire il proprio fiato sul collo.

Sul crono successivo, quello di “Baltigati”, il testa a testa tra le duemila preparate di quarto raggruppamento andava ancora a vantaggio del pilota della trazione anteriore torinese, curata da Silvano Amati e Valentino Vettore, con un gap nella provvisoria che saliva a 6,7 secondi mentre il resto della compagnia incassava già distacchi abissali, a partire da un Cochis lontano ben 53,5 secondi. Con l’arrivo della prima tornata su “Romanina Due” Luise, prese le misure ad un percorso a lui del tutto sconosciuto, puntava ad aumentare il passo ma quel campanello d’allarme, tintinnante sin dal via, dava vita ad un’autentica doccia fredda, costringendolo ad un ritiro forzato.

“A dire il vero avevo sentito che qualcosa non funzionava sin dal via – aggiunge Luise – perchè l’autobloccante non lavorava a dovere ed avevo già avvisato i ragazzi in assistenza. Non sembrava nulla di così tanto allarmante ma il pensiero di non essere a posto c’era, dopo la prima prova speciale. Da come ci eravamo prefissati il nostro passo non era da decimi assoluti, sapevamo di poter fare molto meglio e, dopo le prime due, volevamo iniziare a spingere. Purtroppo, sulla terza, il cambio ci ha appiedato. Non abbiamo esattamente idea di che cosa sia accaduto e dovremo aprirlo per sapere. Resta la delusione e zero punti in campionato”.

Uno stop pesante in chiave di Campionato Italiano Rally Auto Storiche, giunto qui al suo quarto atto stagionale e di Trofeo Memory Fornaca che impone a Luise di non recriminare troppo sul fine settimana e di concentrarsi sul prossimo Historic Rally delle Vallate Aretine, a fine Luglio.

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