La “bellezza” di Neuville e Veiby a Floriopoli: ma che tristezza l’assenza di pubblico

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I due piloti del team Hyndai nelle storiche tribune. E pesa di più, oggi, l’assenza di pubblico

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Thierry Neuville e Martijn Wydaeghe, nel passaggio davanti le tribune di Floriopoli

A vederle vuote ti viene sempre un po’ di tristezza. A pensare che qui, Vincenzo Florio, era riuscito a portare la passione per i motori in un angolo di Sicilia semi-sconosciuto. Alzi la mano, adesso, quale appassionato non conosca Floriopoli, le tribune di Cerda, tra le più celebri nel mondo del motorsport. Stamattina, ore 7,12 puntualissimi (in anticipo di dieci minuti rispetto a quanto previsto da programma), il via ufficiale alla seconda prova della Targa Florio edizione numero 105, dopo la breve (ma intensa) prova-spettacolo nei tornantini di Sclafani Bagni.

Non c’è il pubblico (se non qualche appassionato intrufolato tra i cespugli). E già basterebbe questo per spiegare quanto questo sport, senza di loro, gli appassionati, non abbia poi così tanto senso. Ma il campionato deve andare avanti. E le auto non si possono fermare. Dispiace, in realtà, che nell’anno in cui alla Targa Florio sono presenti due i20 Hyundai WRC Plus, ci si debba accontentare di seguirle in tv, quasi fosse uno spettacolo distante da noi, dal popolo siciliano che si è sempre dimostrato un grande fan di questo sport. Il rombo della vettura di Thierry Neuville e Martijn Wydaegh lo senti a centinaia di metri di distanza. Il pilota è super-concentrato. E’ in Sicilia per dei test, ma è come se dovesse vincere una gara mondiale. Poi tocca all’altra WRC Plus di Ole Christian Veiby e Anders Jonas Andersson. Sfreccia al via anche lui e sparisce in pochissimi secondi. Avrebbero meritato una cornice di pubblico, una folla festante e urlante. Dei bambini che si tappano le orecchie per il rombo dei motori. Speriamo l’anno prossimo, nell’edizione 106. La passione dei siciliani va premiata. Con la presenza di nuovo delle WRC Plus. Le auto che tutti gli appassionati di questo sport, vogliono vedere almeno una volta nella vita.

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