Bruno Bulacia in Italia in vista del tricolore terra: “Campionato selettivo e formativo”

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Il 18enne boliviano è già arrivato in Italia per un primo contatto con la Skoda Fabia Evo Rally 2

Bruno Bulacia

Come avevamo anticipato alcuni giorni fa in questo articolo (leggi qui), il Campionato Italiano Rally Terra 2021 avrà un Bulacia ad alzare la polvere, ma non si tratta del campione in carica. Sarà Bruno Bulacia, giovane pilota boliviano emergente, classe 2002, a debuttare nella massima serie sterrata tricolore. Un passaggio di consegne in famiglia a tutti gli effetti, annunciato il 25 gennaio scorso dal talento sudamericano attraverso i suoi canali ufficiali, che lo porterà a correre sulle strade bianche italiane con Free Rally Service e la Skoda Fabia Evo Rally 2. Lo stesso pacchetto e lo stesso percorso che ha portato il fratello maggiore Marco Bulacia Wilkinson al successo nel CIRT 2020.

Dopo sei stagioni nel Campionato Boliviano Rally è pronto al salto nella serie nostrana che si conferma, ogni anno di più, come il banco di prova ideale per i giovani piloti internazionali in cerca di conferme prima di puntare alla ribalta internazionale. Vedi gli ultimi esempi recenti di Emil Lindholm e lo stesso Marquito. Bruno intanto non sembra voler perdere tempo ed è atterrato nella giornata di mercoledì 27 gennaio a Milano per presentarsi a Porlezza alla corte di Paolo Piras, team principal di Free Rally Service, che lo ha fatto sedere sulla vettura boema prima di accompagnarlo verso i test pre-campionato. Il primo sarà il Rally Valle del Tevere a fine febbraio, poi il CIRT.

“Quest’anno per Bruno deve essere un anno formativo – spiega il team principal Paolo Piras – . Faremo tesoro dell’esperienza avuta con Marquito per far crescere anche Bruno. Mi aspetto da lui che si dimostri volitivo, ma soprattutto intelligente. Le gare vanno innanzitutto finite, poi nel caso vinte”.

Ecco quindi le prime sensazioni di Bruno Bulacia in vista della nuova avventura italiana: Bruno così giovane, ma già con molta esperienza. Qual è il tuo percorso di carriera ad oggi e il bagaglio di esperienza che ti sta per accompagnare verso il debutto nel CIRT?

“Ho iniziato conni kart a 5 anni. Poi nel 2014 iniziai a correre con un Polaris utv nel Campionato Rally Boliviano. Nel 2017 con una Mitsubishi Lancer Evo IV ho corso sempre il Campionato Boliviano, l’anno seguente con una EVO VII, quindi nel 2019 e 2020 con il nostro Proto Corolla, sempre nella massima serie, sono riuscito a vincere la mia categoria”.

Sei già salito su una Rally2? Qual’è il programma pre-stagionale?

“Non le ho mai guidate, a parte sulla playstation – ci spiega con una risata – ma farò alcuni giorni di test su terra e su ghiaccio per sentirmi a mio agio alla prima gara”.

Perché la scelta del Campionato Italiano?

“Innanzitutto per la storia ed il percorso di mio fratello, poi per il supporto di Free Rally Service che da anni segue mio fratello. Inoltre credo che il campionato sia selettivo e molto formativo”.

Cosa ti ha spiegato tuo Marquito sul Campionato Italiano?

“Che è molto buono. Che gli stranieri vengono accolti benissimo e che per imparare è l’ideale”.

Tra le tappe del CIRT ci sarà anche il Rally Italia Sardegna, dove potremmo vedere Bulacia vs Bulacia… Emozionato?

“Hahahh… speriamo di batterlo!”

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