Rally del Rubinetto, Simone Miele lascia soltanto le briciole. Sul podio Bottarelli e Pinzano

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Il varesino ha vinto 5 delle sei prove speciali in programma, lasciando la vittoria solo nell’ultima speciale

Rally del Rubinetto

Simone Miele e Mario Cerutti - Citroen DS3 WRC - Foto Gabriele Lavagnini

Ha dominato dall’inizio alla fine lasciando solo le briciole agli avversari: Simone Miele sulla Citroen DS3 WRC di PH Sport curata dalla Dream One Racing, ha vinto per la quarta volta (consecutiva) il Rally del Rubinetto. A differenza delle precedenti edizioni però, al suo fianco in abitacolo c’è stato Mario Cerutti che con il pilota olgiatese aveva già trionfato in occasione della Ronde Città dei Mille e di due Special Rally Circuit di Vedovati.

Il varesino ha vinto 5 delle sei prove speciali in programma, due da ripetere tre volte: la “Mottarone Gianni Piola” e la “Città di Borgosesia”. Miele ha lasciato la vittoria solo nell’ultima speciale, vinta dai bresciani Luca Bottarelli e Walter Pasini a bordo della Skoda Fabia R5 della PA Racing, secondi al traguardo. I due lombardi hanno contenuto i distacchi da Miele e soprattutto hanno scavato un piccolo solco tra sé ed i rivali dimostrando di saper essere veloci e allo stesso tempo lucidi nella gestione della corsa.

Buon terzo posto per il duo biellese formato da Corrado Pinzano e Roberta Passone, anche loro su una Skoda Fabia R5 Evo. Sempre in zona podio i due possono gioire: la scafata navigatrice è la prima donna al traguardo e si aggiudica così il memorial intitolato a Lucia Francioli; il premio è uno splendido brillante Recarlo offerto dagli organizzatori di Pentathlon Motor Team e New Turbomark in collaborazione con l’associazione cronometristi di Novara-VCO.

La gara ha avuto praticamente lo stesso copione per tutto il giorno, con Simone Miele che ha imposto il suo ritmo fin dalla prima speciale. Il vincitore delle ultime tre edizioni si è portato subito davanti senza forzare, ma facendo capire che nelle sue intenzioni c’era l’obiettivo del poker.

Davide Caffoni e Massimo Minazzi, non brillanti nonostante la Volkswagen Polo R5 del team Balbosca concludono in quarta posizione, dopo aver recuperato nel giro pomeridiano, davanti all’altra Polo di Ivan Carmellino e Marina Carmellino.

Nella categoria S1600 chiude davanti a tutti Federico Romagnoli con la Renult Clio, che vince la battaglia con Francesco Aragno, terzo conclude Roberto Vescovi.

La tappa del monomarca dedicato alle Bmw Racing Start 2.0 è andata a Simone Lamanna e a Stefano Bruno Franco. Il loro distacco è stato netto (3’04”4) sui secondi, Toscani-Briani che invece hanno staccato di 2”7 Costa-D’Elia.

Riccardo Tondina trionfa nella classe R2B con la Peugeot 208 di Valsesia Motor, davanti a Margaroli e Giordano. A Tondina va il titolo di classe della Coppa Rally di Zona.

Da segnalare il ritiro dell’aostano Elwis Chentre con Fulvio Florean su Skoda Fabia R5 Evo e la mancata partenza per problemi fisici di Alfredo “Dedo” De Dominicis, iscritto con la Renault Clio N5.

CLASSIFICA UFFICIALE DEFINITIVA

1. Miele,S. – Cerutti,M. (CITROEN DS3 WRC) in 34’35.0; 2.Bottarelli,L. – Pasini,W. (SKODA FABIA EVO) a 8.2; 3.Pinzano,C. – Passone,R. (SKODA FABIA EVO) a 23.0; 4.Caffoni,D. – Minazzi,M. (VOLKSWAGEN POLO) a 48.8; 5.Carmellino,I. – Carmellino,M. (VOLKSWAGEN POLO) a 1’10.9; 6.Peruccio,S. – Capilli,F. (SKODA FABIA) a 1’23.8; 7.Marasso,M. – Pieri,L. (SKODA FABIA) a 1’35.1; 8.Daldini,K. – Daldini,G. (SKODA FABIA) a 1’43.9; 9.Tribuzio,C. – Stracqualursi,G (SKODA FABIA EVO) a 2’01.4; 10.Miele,M. – Beltrame,L. (SKODA FABIA) a 2’02.5.

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