Annullata l’edizione 2020 del Rally del Friuli Venezia Giulia-Alpi Orientali Historic

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Valutata l’evoluzione dell’emergenza sanitaria legata alla pandemia da Covid 19 e le non facili condizioni per la ripresa degli eventi sportivi, la Scuderia Friuli Acu ha deciso di rinviare la gara di un anno

Alpi Orientali

Podio finale, Cerimonia di Premiazione Foto Massimo Bettiol

La Scuderia Friuli Acu ha deciso di rinviare di un anno la 56esima edizione del Rally del Friuli Venezia-25° Rally Alpi Orientali Historic. Inizialmente prevista per il 29 e 30 agosto, quest’anno avrebbe dovuto ospitare i protagonisti del Campionato Italiano WRC oltre a quelli del “tricolore” per vetture storiche della Mitropa Rally Cup e della Central European Zone.

L’imprevedibile situazione venutasi a creare a seguito della pandemia da Covid-19 oltre ad aver cambiato radicalmente lo scenario nazionale e la vita quotidiana degli italiani, ha ovviamente modificato anche tutto l’apparato sportivo e la situazione avrebbe evidentemente ridimensionato la competizione in molte delle sue caratteristiche.

L’organizzazione ha cercato sino all’ultimo di provare ad accendere i motori della sfida, ma purtroppo la realtà di molte e insormontabili difficoltà sorte, da quelle di carattere tecnico a quelle legate anche alle prerogative sanitarie imposte a tutela della salute, hanno di fatto avuto la meglio. Gli organizzatori hanno fatto sapere che è stata avanzata la richiesta alla Direzione dello sport automobilistico Aci Sport per l’inserimento a calendario nel 2021, con il mantenimento delle validità.

“É stata una decisione sofferta, quella di non far svolgere il rally, come accaduto anche per la nostra cronoscalata di Verzegnis – commenta Giorgio Croceil patron dell’organizzazione – ma purtroppo l’attuale situazione dovuta alla pandemia è ancora molto difficile da interpretare rendendo particolarmente complessa la rivisitazione della gara in molte delle sue sfaccettature. In questi mesi di pandemia siamo stati in continuo contatto con le amministrazioni locali ed anche con i partner vagliando varie soluzioni e devo dire che abbiamo avuto la più ampia disponibilità”.

“Una decisione, la nostra – ha aggiunto Croce – pensata e ripensata, rimandata più volte tanta era la voglia di rimettere in strada la gara anche con le limitazioni previste, indispensabili sicuramente, scaturite dal lavoro di Aci Sport che si è adoperata per ripristinare gare e calendario dei rally e delle altre specialità motoristiche in questo difficile momento”.

“Nello stesso tempo ci pare ineccepibile la nostra decisione. Il nostro appassionato lavoro che dura da moltissimi anni coinvolge un vasto territorio  che da sempre ci accoglie a braccia aperte, che ci vuole bene e che lo dimostra al passaggio dei piloti e durante la settimana delle ricognizioni, anche i piloti hanno gradito la durezza della nostra gara, vedasi il numero sempre notevole degli iscritti, le speciali impegnative che mettono a dura  prova  la loro abilità  e poi la storia che l’Alpi Orientali si porta dietro da più di mezzo secolo, la presenza del connubio con le auto storiche a sottolineare questo” trait d’union “ con un prestigioso passato non possono esser ignorate”.

“Non ce la siamo sentita di allestire una manifestazione con tre prove speciali e con si e no ottanta chilometri cronometrati – ha spiegato ancora il patron della manifestazione – senza una vera partenza e soprattutto senza un arrivo nel centro storico di Udine tra una folla festante ed appassionata. La nostra gara è anche tutto questo, il veicolo turistico che genera verrebbe sicuramente svilito dalla situazione della pandemia, il pubblico, grande protagonista non potrebbe assieparsi sui curvoni del Trivio o della Bocchetta Sant’Antonio, perchè è anche per loro che noi lavoriamo per fornire uno spettacolo di livello atteso per un intero anno”.

Giorgio Croce ha spiegato che non volevano e non potevano “fornire un qualche cosa di monco che forse non sarebbe stato capito”. Ecco il perchè della decisione di rimandare il tutto al prossimo anno. Aci Sport manterrà le due validità di Campionato Italiano e quelle internazionale di FIA Cez e di Mitropa Rally Cup.

“Questo anno sabbatico – ha concluso Croce – ci permetterà di studiare meglio il tutto, lo svolgersi della gara, di eliminare qualche piccolo errore del passato e fornire ancora ai nostri affezionati sponsor un veicolo promozionale e di comunicazione di elevato livello ed al nostro territorio un evento degno di portare il nome del Friuli Venezia Giulia alla ribalta internazionale, frutto del lavoro di un gruppo di appassionati volontari che oltre alla passione per l’automobilismo sportivo vuole valorizzare la splendida terra in cui vivono”.

La Scuderia Friuli Acu ha voluto esprimere l’ampia soddisfazione con la Federazione per il notevole e importante lavoro svolto, al fine di creare un protocollo sanitario per la ripresa delle gare. Ha ringraziato anche le Istituzioni del territorio, i partner e gli sponsor che hanno comunque sostenuto il progetto 2020 della gara rimanendo sempre al fianco dell’organizzazione e ringrazia anche i tanti concorrenti che avevano espresso la volontà di prendervi parte.

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