CIRT, conosciamo nel dettaglio le speciali del Rally delle Marche, la prova “Dei Laghi” divisa in due per una frana

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Enrico Oldrati ed Elia De Guio su Skoda Fabia Rally2 al Rally delle Marche - Foto Bettiol

 Iscrizioni in dirittura di arrivo, per il 16. Rally delle Marche (chiusura l’11 ottobre), penultimo atto del Campionato Italiano Rally Terra (CIRT) e gara finale del Campionato Italiano Cross Country. (Iscriviti gratuitamente al canale Telegram di Rally Time per ricevere le notizie sul tuo telefono LINK)

Gara dunque dalla doppia validità “tricolore”, organizzata da PRS Group, insieme al Comune di Cingoli, si propone nel calendario nazionale in una fase topica della classifica per la parte rally e chiuderà la contesa della parte fuoristradistica italiana, proponendo un percorso in parte rivisto ma comunque legato alla tradizione. Quella tradizione che vede Cingoli da anni protagonista sulla scena italiana delle corse su strada bianca. (Scopri la password dell’App Sportity dell’Albo Gara LINK)

Oltre allo sport c’è di più, i rallies sul “tetto delle Marche” hanno sempre dato valore al territorio dando un forte sostegno sia all’immagine dei luoghi che all’indotto ricettivo in periodi spesso destagionalizzati.

Il carattere marcato dell’edizione di quest’anno sarà di nuovo un percorso che si vede ispirato dalla tradizione, un “classico sempre attuale”, che in corso d’opera ha dovuto essere leggermente rivista nel tracciato, con la prova speciale “dei Laghi” che per causa di una frana i cui lavori non sono stati ancora terminati è stata divisa in due tratti distinti, proprio per scansare l’ostacolo della strada che ha ceduto.

Il percorso presenta una lunghezza totale di 268,940 chilometri, di cui 62,580 di Prove Speciali, 12 in totale (quattro diverse per tre passaggi), tutte da disputarsi nella giornata di domenica 22 ottobre.

Ecco i dettagli delle sfide:  

PS 1/5/9 “Dei Laghi” (km 6,890): E’ una prova classica del Rally delle Marche, che purtroppo quest’anno viene divisa in 2 prove distinte a causa di una frana che il comune non è riuscito a sistemare prima della manifestazione. Si parte con un percorso medio veloce in falsopiano, poi inizia una serie di curve in discesa con continuo alternarsi di pendenze. Arrivati a fondovalle ed effettuato un innesto terra/asfalto/terra moto spettacolare la prova riprende a salire sempre con un andamento medio veloce. Verso la parte finale della speciale vi è il tratto più rapido con una successione di curve veloci e rettilinei. Poco dopo la chicane si abbandona il percorso solito e vi è il fine prova in leggera salita. Prova molto bella e selettiva, con un fondo liscio e compatto, ha la caratteristica di essere veloce e visibile per lunghi tratti dalla parte superiore del tracciato.

PS 2/6/10 “Pian della Pieve” (km 3,530): E’ la seconda parte della originale “Dei Laghi” ed inizia con un tratto medio veloce in discesa, poi con un saliscendi che alterna curve lente ad altre medio veloci, che richiedono un continuo cambio di ritmo. La parte finale, dopo un piccolo tratto di asfalto, interessa un percorso stretto e mosso, un po’ diverso come tipologia rispetto al resto della prova. Prova molto corta, ma comunque insidiosa per la tipologia del percorso che varia continuamente.

PS 2/5/8 “Cupramontana” (km 6,040): Prova classica del Rally Adriatico ed ora anche del Marche. La partenza è in falsopiano, ma subito dopo la strada inizia a discendere con curve medio veloci fino a raggiungere il bivio in asfalto di San Michele. Da quì si riprende a salire con curve lente, ma poi il ritmo si velocizza di nuovo una volta ritornati nella parte alta con una serie di curve veloci; nella parte centrale è stata anche prevista una chicane di rallentamento prima di un dosso. Nell’ultimo chilometro si rallenta di nuovo con curve medio lente su un fondo stretto ed ondulato. E’ una speciale molto impegnativa e richiederà la massima attenzione e concentrazione da parte dei piloti.

PS 3/6/9 “Colognola” (km 4,400): Prova già effettuata in passato e che utilizza parzialmente il percorso dello shakedown. Parte alle porte di San Pietro Acqualta ed il primo tratto è in salita e tortuoso con un fondo compatto, ma ondulato. Arrivati nelle vicinanze di Colognola si affronta un tratto di asfalto in discesa molto insidioso, per poi riprendere la terra nel percorso utilizzato dallo shakedown. In questa seconda parte si velocizza pur rimanendo quasi totalmente in salita e con un fondo in ottimo stato di conservazione. Prova molto tecnica che nonostante la sua limitata lunghezza potrà comunque fare la differenza.

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