Una vita da copilota: Guido D’Amore saluta i rally

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Il suo è un addio alle gare ma non al mondo dei rally, dove rimarrà lavorando con la Federazione nel campo della sicurezza

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L’imperiese Guido D’Amore, classe 1971, saluta i rally e lo fa con un post sui social, ringraziando tutti i piloti con il quale in questi anni ha disputato rally in giro per il mondo. Il suo è un addio alle gare ma non al mondo dei rally, perché è lo stesso Guido a dichiarare che non sarà più impegnato come navigatore, al fianco di Umberto Scandola, ma rimarrà comunque in questo mondo lavorando con la Federazione nel campo della sicurezza con il ruolo di Supervisore.

È un lungo elenco quello dei piloti a cui Guido D’Amore, per gli amici dei rally conosciuto come Gillo, ha dettato le note in questi anni. Dalla CRZ al mondiale, sul sedile di destra in questi anni siamo stati abituati a vederlo sempre concentrato e sorridente, sempre carico di adrenalina. Negli anni, ha affiancato tanti piloti, ed eccoli così elencati nel suo post su Facebook uno per uno: Ettore Ascheri, Dino Di Benedetto, Andrea Ricci, Simone Bertolotti, Marco Rolando, Giovanni Orengo, Alberto Orengo, Mauro Beltramo, Corrado Cristiano, Matteo Gamba, Roberto Utzieri, Alberto Radaelli, Max Tonso, Stefano Mella, David Oldrati, Pucci Grossi, Francesco Pozzi, Walter Balestrero, Marco Cavigioli, Riccardo Bossi, Michele Molteni, Ino Corona, Furio Giacomelli, Gianni Russo, Nicola Sartor, Luca Betti, Ivan Carmellino, Diego Brezzale, Luca Pedersoli, Andrea Navarra, Marco Bernardelli, Giovanni Manfrinato, Mattia Scandola, Riccardo Scandola, Alessandro Schiavo, Alessio Salucci, Andrea Dovizioso, Marco Simoncelli, Gigi Galli ed infine Umberto Scandola.

Proprio con quest’ultimo, D’Amore ha un grande legame, che va ben oltre le corse, un’amicizia nata in macchina, con cui i due hanno condiviso ben quattordici anni insieme, tra gare, ricognizioni, assistenze, trasferte e successi. Ed è lo stesso Gillo a ricordare tra i momenti più belli con Scandola, la vittoria del titolo italiano del 2013. Ma tra i ricordi indelebili c’è anche il salto più lungo al rally di Finlandia del 2005 nel corso della speciale 11 insieme a Gigi Galli, pilota ufficiale della Mitsubishi. Un volo con la Lancer lungo oltre 50 metri (record battuto soltanto pochi anni fa ndr) ed infine, la prima vittoria assoluta, proprio nel rally di casa ad Imperia, ancora insieme ad Umberto Scandola.

Ma Guido D’Amore, non è solo rally, grande lavoratore in azienda, dove in questi ultimi anni il suo impegno è diventato sempre più attivo, con ruoli sempre più di maggiore spessore e responsabilità, ed anche da questo è scaturita la necessità di lasciare le corse. Gillo è anche pilota di aereo e di elicottero e si mette spesso a disposizione in quest’ultima veste della Protezione Civile Santissima Trinità di Imperia. Grazie al suo intervento in elicottero, con grande professionalità, è riuscito anche a ritrovare persone scomparse. Già da questa settimana Umberto e Guido saranno insieme, non al rally della Valle D’Orcia, dove tutti speravamo di vederli pronti a duellare per il titolo del CIRT, ma ad una cena, durante la quale verrà presentato il libro per dei primi 50 anni del Rally Due Valli.

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