Rally della Val D’Orcia, per Fanari occasione per ripartire dopo la “beffa” al Tevere

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Torna al volante questo fine settimana, il pilota umbro, affiancato dal toscano David Castiglioni, ancora sulla Volkswagen Polo R5

fanari dal d'orcia

Francesco Fanari e David Castiglioni, Wolkswagen Polo R5

Dimenticare la sfortuna patita al “Valle del Tevere” di fine febbraio, provare un attacco al vertice e nel frattempo difendersi dai chi segue in classifica. Sono dunque tre gli obiettivi che Francesco Fanari, ha nel mirino per la terza prova del Challenge Raceday Rally Terra, il 12° Rally della Val d’Orcia, con base a Radicofani (Siena) gara che il pilota umbro disputerà al volante della Volkswagen Polo GTi R5 (seconda esperienza per lui con la “tedesca”), di Step-Five Motorsport, ed affiancato da David Castiglioni.

Al “Valle del Tevere” un oramai certo risultato da podio a causa di problemi ad un semiasse durante l’ultima prova speciale, si era tramutato in un mesto e certamente bugiardo ottavo posto, con tanto amaro in bocca lasciato, indorato dal fatto di essere comunque riuscito a rimanere al secondo posto in classifica nel Campionato Raceday. Voglia di riscatto, dunque, voglia di tornare di nuovo a lottare per i vertici, stavolta sulle strade bianche della provincia senese, per Fanari, che la gara l’ha disputata per ben nove volte, l’ultima nel 2019 chiusa al secondo posto assoluto e negli anni addietro facendola sempre da protagonista con tre vittorie di categoria. Una terra, anche, che lo ispira, buona premessa per voltare pagina e guardare a trovare il risultato d’effetto con la Polo R5 con la quale il feeling è stato decisamente forte già dai primi metri di gara a Sansepolcro. Strategia semplice, quindi: attaccare i vertici e difendersi allo stesso tempo da chi tallona in classifica in una giornata, quella di domenica prossima, sicuramente avvincente e tirata, come tradizione vuole. Sfruttando al meglio le potenzialità della Polo Gti.

“Francamente – commenta Francesco Fanari – la “ferita” di Sansepolcro brucia ancora e non poco, ma con il mio copilota e con la squadra ci siamo anche detti che quella deve essere la molla per reagire, cercare subito una nuova soddisfazione ed è così che faremo. Abbiamo davanti una gara che mi ha sempre ispirato,  con la Polo diciamo che è stato subito “amore” e non vedo l’ora di tornarci sopra, tutti “segnali” che ci fanno guardare con fiducia verso l’orizzonte. Una gara dove comunque ci sarà da sudare, vista la qualità di avversari annunciata”.

Il percorso della 12esima edizione del Rally Val d’Orcia ricalcherà una buona parte di quello delle scorse edizioni con la disputa della prova di San Casciano dei Bagni di 6,580 chilometri e quella di Piancastagnaio (11,050 km), ripetute tre volte con un chilometraggio totale di tratti cronometrati di 52,89 chilometri su un percorso globale di 247,840 chilometri. La zona industriale della Val di Paglia, invece, sarà la base logistica della manifestazione ospitando la partenza e l’arrivo oltre che i due parchi assistenza, mentre i due riordini saranno ubicati a Piancastagnaio.

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