Tuscan Rewind, piloti impegnati nelle ricognizioni: la tensione è alle stelle

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Sabato scopriremo chi si aggiudicherà il titolo piloti e il titolo costruttori CIR 2019

tuscan rewind chiodi

Con i test collettivi di ieri, ha preso ufficialmente il via il Tuscan Rewind, la gara organizzata da EventStyle. I piloti hanno iniziato a testare le condizioni della terra che li accoglierà da venerdì, nell’ultima gara di campionato.

Da stamattina invece, i piloti sono impegnati nelle ricognizioni autorizzate, tre passaggi per prova, per metter giù le note, correggerle e controllare ogni piccolo dettaglio, che possa permetter loro di fare un passaggio degno da pilota del mondiale, limare i secondi ed avvantaggiarsi sugli inseguitori. Oggi poco conta con quale macchina si affronterà la gara, che sia una R5, una R2B, o una N2, l’importante è scrivere delle note che possa agevolare il “lavoro serio” di domani.

Intanto anche il parco assistenza prende vita, con gli addetti ai lavori stanno installando tendoni e hospitality e, con le macchine pronte per le verifiche tecniche, sale e si respira la tensione, per il titolo piloti e costruttori che si assegnerà in questa gara.

C’è chi è sereno, come Paolo Andreucci, navigato da Rudy Briani, prenderà il via al Tuscan rewind a bordo dalla Peugeot 208 T16 della MM Motorsport, per la Scuderia Maranello Corse, con i colori della Peletto Racing Team. La sua vettura è inconfondibile e lui, che si giochi il titolo o meno, è sempre sereno. Quest’anno non c’è tra i contendenti al titolo, ma solo perchè non iscritto al CIR, quest’anno, farà da spettatore alle lotte per il titolo.

Tony Cairoli

Poi ci sono Basso, seguito da Campedelli, Crugnola e un po’ più lontano Rossetti. C’è chi ha fatto test privati, chi i collettivi, chi i collettivi ed i privati. Tra domani e sabato, avremo il vincitore del Campionato Italiano Rally 2019. Un campionato combattuto ed incerto fino all’ultima gara. Già ieri si respirava la tensione di cui parlavamo, anche nei test. Nel pomeriggio auto ferme per recuperare una Mitsu rimasta bloccata lungo il percorso per noie meccaniche, piloti fermi ed incolonnati. Tra i piloti di testa non sono mancati sguardi e frecciatine, il sorriso sulle labbra non c’è su tutti, qualcuno stringe i denti, qualche altro scambia due parole con chi lo precede prima della partenza. A girare nei test c’è anche Renato Travaglia, lui guarda tutti e se la ride, nei passaggi lo abbiamo visto abbondantemente a suo agio.

Tra i piloti fermi allo start, c’è un poi un novizio della terra, sulle quattro ruote, un tale Antonio Cairoli, “solo” titoli mondiali vinti nel cross. Lui è sereno e se la ride, scambiamo due battute con lui, questa è la sua prima gara su terra, ribadiamo, sulle quattro ruote, sulle due c’è fin troppo abituato e pratico. Ci racconta (qui la sua intervista LINK) che si sta divertendo con la Skoda Fabia R5 e ci sta prendendo la mano. A telecamera spenta ci racconta le sue sensazioni alla guida e la differenza di quando parte di traverso con la trazione integrale. È molto sereno, non ha nulla da dimostrare o conquistare. Quest’anno al Monza Rally Show non ci sarà, lo scorso anno l’ha vinto, eppure per una serie di impegni presi, poi sfumati, non sarà presente. Sarebbe dovuto andare a correre in pista con la Lamborghini, ma imprevisti lo hanno voluto fermo al “cancelletto di partenza”.

A guardare i test, abbiamo incontrato anche due equipaggi siciliani. Il fresco campione italiano rally junior Marco Pollara ed il suo navigatore Rosario Siragusano e l’equipaggio composto dal giovane Alessio Profeta, con suo navigatore Sergio Raccuia. I quattro guardano i vari passaggi e commentano, c’è chi passa davvero forte e dà tanto spettacolo. Qualcuno anticipa tanto l’ingresso in curva, arrivando di traverso con tanto anticipo e appena alla corda spalanca il gas per andar via. I quattro sono certi che “questo” andrà forte in gara.

Adesso, non ci resta che attendere lo shakedown di domani mattina, lì salteranno fuori le prime carte, i primi assi, i primi jolly. Tempi alla mano si vedrà chi ha trovato il miglior assetto, mescola giusta e agio alla guida. Sabato scopriremo chi si aggiudicherà il titolo piloti CIR 2019, il titolo costruttori e vedremo se a vincere il titolo piloti sarà un pilota Pirelli o Michelin. QUI IL PROGRAMMA DELLA GARA

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