Motori accesi alla Pedavena-Croce D’Aune: ultimo atto del Civm
Scatta alle 9 di domani, domenica 20 ottobre, la gara bellunese 12° e conclusivo round di Campionato Italiano Velocità Montagna. Oggi le ricognizioni in cui Merli e Faggioli hanno prenotato la prima fila, Conticelli, Cubeda Degasperi e Magliona il ruolo di protagonisti
Scatta alle 9 di domani, domenica 20 ottobre, la 37esima Pedaena-Croce D’Aune. Due salite sui 7,785 chilometri della gara veneta organizzata dagli “Amici della Pedavena”, 12° e conclusivo round di Campionato Italiano Velocità Montagna, serie tricolore ACI Sport che proprio sulle Dolomiti Bellunesi deve ancora assegnare il titolo di Gruppo Racing Start Plus per il quale duellano Giacomo Liuzzi e Vito Tagliente i due pugliesi sulle Mini John Cooper Works che durante le ricognizioni hanno studiato la migliore strategia, nonostante un semiasse abbia tradito Tagliente nella prima salita.
Per il successo nell’affascinante gara, prestigioso banco di prova per ogni pilota, miglior riscontro cronometrico della vigilia per Christian Merli sulla Osella FA 30 Zytek di gruppo E2SS, il trentino di Vimotorsport neo Campione Europeo ha trovato le migliori condizioni d’espressione sull’umido della prima manche con 4’04”45, 87 centesimi meglio dell’altro Campione Europeo Simone Faggioli, il fiorentino di Best Lap neo Campione Italiano per la 13esima volta, che sulla Norma M20 FC Zytek, biposto di gruppo E2SC, è pronto all’attacco in gara, grazie a preziosi dati raccolti in prova ed utili al lavoro di sviluppo di aerodinamica e assetto della biposto francese.
Esordio a Pedavena sulla Osella FA 30 Zytek e feeling immediato per il giovane trapanese Francesco Conticelli, mentre il sardo tricolore di gruppo E2SC Omar Magliona sulla versione PA 2000 Honda dell’Osella ha fatto brillare l’esperienza per cercare le soluzioni più efficaci in vista della gara, nonostante l’alfiere CST Sport sia salito con pneumatici da asciutto in prima manche. Ricognizioni “prudenti” per il trentino Diego Degasperi, che ha cercato il miglior modo per domare i tanti cavalli del motore Zytek della sua Osella FA 30 in caso di gara umida o bagnata, come si è presentato il tracciato nella seconda manche.
Qualche difficoltà ai freni sulla quale lavorare per Domenico Cubeda, il catanese che insieme al Team Paco 74 sta ha risolto l’inconveniente emerso nella prima salita. Nella seconda manche risolti i problemi al cambio per il sardo di Speed Motor Sergio Farris sulla Osella PA 2000. Buone ricognizioni e utili a far valere l’agilità delle Wolf Thunder con motore Aprilia da 1000 cc, per il pistard bresciano portacolori Historika Mirko Zanardini e per il sempre più disinvolto veneto di Alby Racing Mirko Venturato, come anche il marchigiano Francesco Carini. Il lucano Achille Lombardi mette molto di suo per esaltare l’agilità dell’Osella PA 21 Jrb BMW che il Team Puglie e Carmine Napolitano potranno facilmente adeguare alle condizioni di gara grazie ai dati raccolti in prova senza assumere rischi estremi.
Le condizioni di umido e bagnato hanno certamente esalato i piloti d’esperienza tanto che il trevigiano Michele Ghirardo ha svettato in gruppo E2SH con la Lotus Exige, mentre ha un pò faticato a domare i tanti cavalli della Subaru Impreza il bresciano Mauro Soretti, sono invece state delle prove di ripasso tracciato per il tre volte campione di categoria Manuel Dondi su Fiat X1/9, il bolognese che nella prima manche ha azzardato la scelta di gomme da asciutto.
Rosario Parrino su Lamborghini Huracan è stato il miglior interprete del tracciato in gruppo GT, il bergamasco di Sicilia ha tenuto a bada la potenza del motore ed ha ben governato la super car in vista della gara. Maggiore difficoltà ha avuto il padovano Roberto Ragazzi, neo vincitore di Coppa GT Super Cup sulla Ferrari 488, ancora con un assetto eccessivamente irruento sul bagnato. Ha adeguato l’assetto alle condizioni da bagnato in seconda manche l’altro padovano di Superchallenge Stefano Artuso ed ha migliorato sensibilmente al volante della Ferrari 458 GT Cup.
Prova di esperienza sul anche per il giovane bagnato per Andrea Palazzo su Peugeot 308 Racing Cup made in AC Racing, il pulgiese della Fasano Corse è stato il miglior interprete del tracciato tra i concorrenti del gruppo E1. In casa il rallista “Bik” ha fatto la voce grossa in gruppo A sulla Skoda Fabia R5, vettura a trazione integrale decisamente a proprio agio sull’umido, il duello in gara si preannuncia con la Ford Fiesta R5 di Stefano Maccagnan. Il gruppo N, soprattutto in condizioni di umido o bagnato, sembra essere favorevole alle Mitsubishi Lancer a trazione integrale.
Ottime ricognizioni per il toscano Lorenzo Mercati molto convincente sul tracciato ad aderenza non elevata, ha preparato attentamente l’attacco l’altoatesino Rudi Bicciato, passato al gruppo N dopo il tricolore 2019 in gruppo A, mentre ha solo pensato a testare il buon funzionamento della Lancer Antonino Migliuolo, il trentino di Sorrento fermato da un guasto al cambio nella prima manche.
In Racing Start Plus saranno diversi ad insidiare la vetta e fare da ago della bilancia per le sorti del tricolore, ad iniziare dall’ascolano Valerio Lappani, a anche il pistard trevigiano Romy Dall’Antonia, come Stefano Miotto su Renault Clio e Adriano Pilotto su Honda Civic per le motorizzazioni aspirate.
Esordio in Racing Start che lascia ben sperare quello del pluri campione reatino Antonio Scappa per la prima volta al volante della versione turbodiesel della Mini John Cooper Works curata da DP Racing che sull’umido è stata subito efficace. Lotta di vertice tra le RSTB prevista tutta tra Mini con il fasanese Angelo Loconte che capitalizza sempre più l’esperienza, ma pronto all’affondo ci saranno l’orvietano Francesco Laschino e l’altro pugliese Marco Magdalone.
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