ERC, Daprà e Zanin tra i migliori nell’apertura dell’Europeo Junior

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Dopo 16 prove speciali, Daprà-Guglielmetti chiudono al quarto posto tra le RC4, ad un passo dal podio. Ottava posizione per Zanin-Pizzol all’esordio internazionale

Daprà

Roberto Daprà con Luca Guglielmetti su peugeot 208 Rally4 al Rally di Polonia

Sofferta ma soddisfacente la prima trasferta nel FIA Junior European Rally Championship per gli equipaggi di ACI Team Italia, formati da Roberto Daprà con Luca Guglielmetti e Mattia Zanin con Fabio Pizzol. Non è stato un fine settimana semplice quello vissuto dalle coppie della Nazionale, sulle Peugeot 208 Rally4 gestite da Delta Rally, nella terza sfida della serie continentale, ma prima per la categoria giovanile, andata in scena nel 79° ORLEN Rally Poland, attorno alla città di MIKOLAJKI, dal 19 al 21 maggio. (Iscriviti gratuitamente al canale Telegram di Rally Time per ricevere le notizie sul tuo telefono LINK)

Sedici in tutto le prove speciali affrontate su oltre 182 chilometri cronometrati, tratti riconosciuti tra i più veloci del panorama europeo, lungo i quali i ragazzi di ACI Team Italia hanno saputo farsi rispettare in un confronto che ha visto ben 16 equipaggi Junior al via. Daprà-Guglielmetti hanno chiuso in quarta posizione tra le RC4, ad appena 19.9’’ dal podio che ha visto vincitori i norvegesi Nore-Eilersten, davanti ai romeni Maior-Maior e gli svedesi Hansen-Johansson. Ottava posizione finale invece per Zanin-Pizzol.

Per Roberto Daprà si è trattato di un ottimo risultato, arricchito da una prestazione di sostanza che lo ha visto lottare anche per il vertice di categoria, soprattutto nelle giornate iniziali. Infatti, dopo quattro prove speciali il pilota trentino si trovava in seconda posizione assoluta, a 22’’ dai norvegesi capofila. Poi un dritto nella fase calda lo ha fatto scivolare indietro di un paio di posizioni. Piazzamento mantenuto nella porzione finale di gara.

“Credo sia davvero un bel risultato – racconta Daprà – dato che siamo partiti in sedici equipaggi ma noi siamo riusciti a lottare per le prime posizioni, soprattutto al sabato. Proporci subito al vertice non era scontato, e riuscirci non è stato affatto semplice. Peccato per quel dritto che ci ha fatto perdere secondi importanti, ma tirando le somme è andato tutto alla grande, a partire dalla vettura. Voglio ringraziare tutti, in particolare chi ci permette di essere qui, a partire dall’ACI che ci dimostra ancora la sua fiducia e sta investendo su di noi, sono riconoscente”.

L’asticella era ancora più alta per il trevigiano Mattia Zanin, dato che per lui si trattava della prima esperienza nell’Europeo, la seconda fuori dai confini nazionali dopo il breve esordio nella gara-test vissuta una settimana prima in Lituania. Eppure il pilota di Conegliano è riuscito a mantenere un ritmo costante già nella prima parte del rally. Metabolizzate le velocità europee nelle battute iniziali, Zanin è cresciuto alla distanza. Ma prima un dritto, poi una foratura nel finale del sabato, lo hanno rallentato e lo hanno spinto a gestire con maggiore cautela l’ultima frazione della domenica. Ritrovato il ritmo nella fase finale, Zanin sembrava avviato definitivamente verso la sesta posizione tra gli Junior, fino all’episodio negativo arrivato a tre prove dal termine. La rottura dell’intercooler lo ha costretto infatti a disputare le ultime speciali con scarsa potenza, senza possibilità di sfruttare il turbo. Quindi Zanin-Pizzol si sono ritrovati ad accontentarsi dell’ottavo posto. Un piazzamento che comunque non macchia l’ottima prestazione messa in strada nel suo battesimo internazionale.

“Tutto sommato possiamo guardare al bicchiere mezzo pieno – commenta Zanin al termine della gara – soprattutto all’inizio abbiamo ottenuto dei buoni tempi, nonostante una gestione accorta. Siamo partiti con l’intenzione di studiare il ritmo e le note, piuttosto che attaccare e incappare in forzature inutili. Guardando al confronto con i migliori e tenendo in considerazione anche qualche episodio sfavorevole di troppo, che in un rally fa parte del gioco, possiamo ritenerci soddisfatti anche dei riscontri cronometrici. Siamo contenti del nostro passo e di quello che abbiamo dimostrato. Peccato per questa noia meccanica che ci ha tolto la possibilità di ottenere il sesto posto, dato che era alla nostra portata. Ora speriamo di migliorare nella prossima sfida”. 

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