Paolo Cantarella su presente e futuro delle auto storiche nei rally: “Piloti e auto uniche”

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Nuovamente al vertice per il quadriennio olimpico, Cantarella illustra i punti fondamentali e gli obiettivi per le auto storiche

Cantarella auto storiche

Paolo Cantarella, presidente Commissione auto storiche di Aci Sport

Rinnovato il mandato a capo della Commissione auto storiche Aci Sport per il quadriennio 2021-2024, Paolo Cantarella insieme agli altri componenti della Commissione guarda alla prossima stagione sportiva con un unico obiettivo chiaro e semplice: continuare a diffondere la passione per le autostoriche in tutte le sue specialità. Cantarella, ha parlato del presente e del futuro delle auto storiche in Italia.

Questo 2021 prospetta novità interessanti per le auto storiche, i rally storici ad esempio, sulla struttura delle gare, in particolare per quanto riguarda le assistenze. Sono previste eventuali modifiche regolamentari per la prossima stagione?

“In relazione ad una proposta presentata dalla Commissione autostoriche che teneva conto delle necessità specifiche delle vetture storiche, della vigenza del protocollo sanitario Covid e considerava anche quanto in vigore nel campionato europeo, la Giunta sportiva ha promulgato una norma che regola le assistenze durante i rally di autostoriche introducendo, nei casi in cui le distanze lo richiedano, le aree di servizio remote. Con questa norma e, con le altre già approvate dalla Giunta stessa, la Commissione ritiene che l’impianto normativo per i campionati 2021 sia sostanzialmente definito”

Salita, rally, regolarità e velocità in circuito: un vasto mondo. Negli ultimi anni, in qualche modo si è quindi preso atto della particolarità delle vetture storiche?

“Un dato molto interessante nasce da uno studio sulle partecipazioni alle gare di auto storiche 2019 svolto da Aci Sport e dalla segreteria della Commissione auto storiche. Da questo studio emerge che parteciparono ad almeno una gara di autostoriche 3.390 piloti (di cui 1.048 stranieri) e 2.794 copiloti. Le partecipazioni totali di piloti ed equipaggi sono state 7.902.
Sempre nel 2019 si disputarono 222 gare di cui oltre la metà nelle diverse specialità della regolarità e 40 manifestazioni non agonistiche. Quindi veramente un vasto mondo animato da una straordinaria passione e che mantiene vivo l’amore per la cultura dell’automobile che è una parte importante della cultura del nostro paese. E da questo deve nascere una grande attenzione da parte di tutti per i diversi aspetti, dall’organizzazione alla comunicazione, per le gare di auto storiche”.

Cantarella

In qualità di presidente della Commissione auto storiche Aci Sport, quale messaggio vuole trasmettere a chi segue le gare storiche?

“Credo si debba partire da qualche considerazione su auto e piloti. Le auto sono ovviamente più delicate e meno performanti (anche se le vetture di punta in salita e nei rally si classificherebbero con onore in un’ipotetica classifica congiunta storiche/moderne), ma rispondono al pilota in maniera più diretta senza intermediazioni e quindi guidarle è ancora più entusiasmante. Il documento che autorizza le vetture storiche a gareggiare è lo HTP che certifica la rispondenza della vettura alle specifiche del periodo di appartenenza. Tali periodi non cambiano, quindi le vetture non perdono la loro competitività con il passare del tempo. Nella quasi totalità le vetture sono di proprietà del pilota. Infine, vi è la possibilità di gareggiare con vetture poco costose e che mantengono il loro valore nel tempo e quindi correre con le storiche è possibile anche con budget limitati”.

“I piloti – ha aggiunto al riguardo Cantarelli – sono persone di grande esperienza e proprietari della loro auto con cui si crea un vero e proprio sodalizio. Ci sono piloti che corrono da quarant’anni con l’auto con cui hanno esordito. Come in tutte le competizioni l’obiettivo è vincere ma il tasso di solidarietà sportiva è molto elevato. É abituale che un pilota dia un ricambio ad un suo concorrente che ne ha bisogno”.

Quali sono gli obiettivi e i punti cardine futuri della Commissione auto storiche per la disciplina sul territorio nazionale?

“La nostra Commissione è costituita da persone che sono attive in prima persona nel mondo delle gare storiche: piloti, navigatori, ufficiali di gara, organizzatori, presidenti di scuderia e quindi ha una visione di prima mano delle competizioni di auto storiche. Il nostro obiettivo è semplice: permettere a tutti gli appassionati –  piloti, navigatori, preparatori, organizzatori – di esercitare la loro passione nel modo più semplice, sicuro e soddisfacente possibile e di fare ulteriormente crescere l’attuale, già importante, partecipazione alle gare tenendo ben presente le specificità del nostro mondo. E a questo, con il supporto degli organi della Federazione, dedicheremo tutto il nostro impegno.”

Questi tutti i componenti della Commissione auto storiche Aci Sport: Paolo Cantarella (presidente); Andrea Bonucci; Alessandro Failla; Francesco Giammarino; Antonio Milo; Luca Monti; Federico Ormezzano; Gino Taddei; Fabio Tittarelli; Mauro Valerio; Sandro Zucchi.

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