Lucchesi Junior: bene la prima uscita stagionale al Casentino

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Il giovane Lucchesi, partito in gara a Bibbiena con il solo obiettivo di smaltire il lungo periodo di stop in vista di Roma, è rimasto soddisfatto delle indicazioni ricevute

Lucchesi Junior

Missione compiuta, per Christopher Lucchesi, che sabato scorso ha debuttato in questa stagione in occasione del 40° Rally del Casentino, prima prova del Campionato IRC.

Il giovane di Bagni di Lucca, figlio d’arte, da due anni impegnato nel Campionato Italiano Rally ha svolto un importante test sulle strade casentinesi in preparazione dell’avvio di Campionato tricolore, che avverrà tra tre settimane sulle strade del Rally di Roma Capitale. Una partecipazione, dunque, che non guardava assolutamente al risultato ma al ritrovare tutti gli equilibri, le sensazioni e le indicazioni giuste al volante della Peugeot 208 R2 di GF Racing, per i colori della Project Team, assecondato come consuetudine dal siciliano Marco Pollicino.

L’intero arco della competizione, già dallo “shakedown” della vigilia, è servito a Lucchesi e Pollicino per macinare chilometri al volante della millesei transalpina che non guidava dallo scorso dicembre, registrando sensazioni più che positive una volta giunto al traguardo. Soprattutto, senza mai guardare ai riscontri cronometrici nei confronti degli avversari, si è lavorato sui set-up da usare, per capire quale fosse la migliore strada da prendere per arrivare preparati al meglio all’avvio “tricolore” di Roma.

“Esito più che soddisfacente con l’obiettivo della vigilia pienamente raggiunto – ha commentato Lucchesi jr – Non abbiamo mai guardato al risultato. D’altronde, non era certo quello che ci interessava. Abbiamo lavorato tanto sulla vettura, sin dallo shakedown e per l’intera durata della competizione. Regolazioni apportate nel prosieguo, cronometro alla mano, infatti, ci hanno permesso di migliorarci di passaggio in passaggio. Certo, ci sono ulteriori margini di crescita ma abbiamo trovato la quadra. In fondo, non abbiamo mai forzato il ritmo o corso inutili rischi, semmai tenuto un passo regolare. Tra l’altro, la mia ultima nonché unica partecipazione al Casentino risaliva al 2017. Ho ritrovato un tracciato nuovo al 50 per cento. Prove speciali molto toste, variegate ed eterogenee. Un percorso ideale per un test, bene così. E poi, con la squadra è stato un piacere ritrovarsi, siamo in famiglia davvero”.

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