Caro sponsor, ti siamo vicini!
Il motorsport è costoso, molto costoso. E lo è di conseguenza anche il rally. Spesso, se non fosse per gli sponsor, per molti non sarebbe possibile gareggiare
Coronavirus, una parola con cui abbiamo imparato a convivere un paio di mesi fa. Prima quasi nessuno la conosceva. Adesso invece entra quotidianamente nelle nostre vite. E purtroppo porta con sè innumerevoli disagi, paure, tragedie. L’emergenza dovuta al Covid-19, ha fermato il mondo e l’Italia. E il motorsport non è certo immune.
Con cadenza giornaliera, viene rinviata o annullata una gara. Dai campionati italiani a quelli internazionali, l’ultima in ordine di tempo ad essere stata rinviata è la Targa Florio.
La voglia ti tornare a correre è tanta, come è tanta la voglia di tornare a bordo strada a vedere sfrecciare i nostri beniamini e a respirare quell’aria di sana competizione che solo i rally, le cronoscalate e le gare su strada sanno darci. Ma non sarà la stessa cosa. Adesso entra in gioco la crisi economica.
Il motorsport è costoso, molto costoso. E lo è di conseguenza anche il mondo dei rally. Spesso, se non fosse per gli sponsor, per molti non sarebbe possibile gareggiare. A tutti i livelli – tranne nei top team del WRC – sono in tanti ad avere la cosiddetta “valigia” per correre. Grande o piccola che sia, è fondamentale per affrontare una stagione, o soltanto una gara.
“Caro sponsor”, abbiamo titolato così questo pezzo, perchè è grazie agli sponsor che riusciamo a divertirci in macchina o a bordo strada. Gli sponsor sono fondamentali e proprio a loro vogliamo rivolgerci.
Caro sponsor, ti ringraziamo sempre nei nostri post, con l’adesivo nelle nostre vetture ed in altri tanti modi. A te anche oggi, va il nostro ringraziamento, ma soprattutto la nostra vicinanza in questo momento di difficoltà. Molte attività sono chiuse, in tanti rischiano di non poter più riaprire, rischiano di veder vanificati i sacrifici fatti negli anni. Oggi vogliamo essere noi – con un abbraccio virtuale – vicini agli sponsor, ai noleggiatori, ai tanti che in questa tragedia, vedono il loro lavoro a rischio.
Ricomincerà, ma sappiamo già, che non sarà lo stesso. Non sarà facile per piloti e team, prendere parte agli eventi in programma. Salteranno molte sponsorizzazioni e sicuramente non sarà facile riuscire ad imbastire un programma. Non sappiamo ancora che decisioni prenderà la Federazione, ci sarà un CIR ristretto? I vari campionati di zona subiranno variazioni drastiche? Intanto molti organizzatori stanno già pensando al 2021.
È una catena, un circolo vizioso. Con le attività in difficoltà, non sarà facile riuscire a ripartire. Per questo facciamo un appello; forse è meglio attendere per i nostri acquisti. Aspettiamo e rivolgiamoci ai nostri fornitori, al circondario, al negoziante sotto casa, non disperdiamo risorse sul web con colossi come Amazon e simili. Rimaniamo a casa, in attesa di capire quando tutto potrà tornare alla normalità. Innanzitutto perchè vorrà dire che questo maledetto coronavirus, sarà stato sconfitto e debellato e poi, perchè finalmente, passo dopo passo, potremo tornare a sognare.
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