La Michelin Historic Rally Cup 2019 incorona Roberto Rimoldi
Ancora una grande prestazione per il biellese del CIRAS sulla Porsche 911 SC che, affiancato dalla moglie Loretta Casagrande, termina quinto assoluto e primo di Terzo Raggruppamento
La Grande Corsa di Chieri aveva solo poche sentenze da emettere nell’ambito della Michelin Historic Rally Cup e, in questo caso, ha fatto il suo dovere. Aveva anche il compito di celebrare la grande stagione di Roberto Rimoldi che nella città di Nino Fornaca ha disputato ancora una volta una splendida gara, affiancato per la prima volta nella stagione dalla moglie Loretta Casagrande, conquistando di forza un grande successo nel Terzo Raggruppamento della gara e quindi, ovviamente, della Michelin Historic Rally Cup.
La gara di Chieri ha messo in evidenza anche una guest star della coppa, ovvero Paolo Rossi e Davide Aime che con la loro Opel Corsa GSI 1600 di Quarto Raggruppamento (quindi fuori dai giochi di classifica della Coppa) hanno segnato tempi di grandissimo valore chiudendo settimi assoluti calzando in tutte le prove i pneumatici della Casa francese. Altrettanto grande risultato per l’equipaggio formato dai giovanissimi Daniele Ferron e Francesco Cuaz che con l’Opel Kadett GT/E (di papà Claudio) hanno fatto faville chiudendo appena una posizione alle spalle di Rossi, dopo un avvio prudente sull’umidissima Moncucco mattutina, per fare scintille nelle prove successive, con un settimo tempo assoluto sulla speciale di Marcorengo. Altro ospite speciale Mario Cravero, che tornava al volante della sua velocissima Fiat 127 CL dopo l’esaltante prestazione in Toscana al Ville Lucchesi. Il titolare di Area Gomme, l’azienda che gestisce sui campi di gara la Michelin Historic Rally Cup, partiva subito all’assalto della Classe 1150 che vedeva in gara ben 14 equipaggi fra iscritti e non iscritti alla Coppa Michelin, prendendo subito il comando della categoria; dopo aver accumulato sulle prime quattro prove un vantaggio che sfiorava il minuto sui più vicini avversari era costretto al ritiro sulla speciale pomeridiana di Moncucco, prima del secondo giro, per la rottura di un giunto, quando era sedicesimo assoluto.
La lotta dei Raggruppamenti esalta Rimoldi e premia Giovannelli. La Grande Corsa aveva il compito di assegnare la corona del Secondo Raggruppamento, l’unica delle tre ancora vacante e così è stato. La vittoria in gara non è bastata a Bruno Graglia, affiancato da Roberto Barbero sulla Fiat Abarth 124 Rally a raggiungere Roberto Giovanelli, con Isabella Rovere sul sedile di destra della sua Porsche 911 RS, protagonista di una prova molto attenta per portare a casa i punti che gli assicurassero il successo nella Michelin Historic Rally Cup. Arbitro della situazione poteva essere Luca Prina Mello, affiancato da Simone Bottega, che per sette delle otto prove ha comandato il Secondo Raggruppamento della Coppa, prima di fermarsi proprio nell’ultima speciale per rottura del motore della sua BMW 2002 Ti, quando erano dodicesimi assoluti, e subito dopo aver siglato la loro miglior prestazione di giornata. Fermi anzitempo per uscite di strada anche gli altri due equipaggi di questa categoria Vittorio Tenivella-Marco Blua, Fiat 128 Coupé ed Ermanno Caporale-Diego Pontarollo, Lancia Fulvia Coupé. Pertanto Giovannelli conquista il successo di Secondo Raggruppamento, davanti a Bruno Graglia e Vittorio Tenivella che mantiene la posizione nonostante il ritiro.
Il Terzo Raggruppamento vede il successo di Roberto Rimoldi, che per la prima volta in stagione si fa affiancare dalla moglie Loretta Casagrande sulla Porsche 911 SC, disputando una gara velocissima che alla fine lo vede vincitore del Terzo Raggruppamento nella Grande Corsa, nonché quinto assoluto. Secondo di Raggruppamento della Coppa il giovane eporediese Daniele Ferron, che spreme tutto quanto c’è da spremere dalla Opel Kadett GT/E conquistando un ottavo posto assoluto e primo di Classe 2000 Gruppo 2 di Terzo Raggruppamento di grande prestigio. Terza piazza in gara fra i partecipanti alla Coppa di Stefano Villani-Lorenzo Lalomia in leggera difficoltà nelle prove umide e fredde del mattino, ma poi autorevoli con l’asciugarsi delle strade che hanno preceduto i velocissimi Daniele Ruggeri-Marta Marzi, molto efficaci con la loro 127 Sport. Quindi Claudio Azzari-Massimo Soffritti, che hanno ottenuto tutto quanto si poteva e ancor di più dalla loro Ford Fiesta di appena 1100 centimetri cubi, seguiti da Bruno Perrone-Luca Cerutti che hanno preceduto Giovanni Lorenzi-Alessio Pellegrini. La classifica di Terzo Raggruppamento non cambia per le posizioni di podio con Roberto Rimoldi che precede gli assenti Luca Delle Coste e Michele Solfa. Infine nessun presente nel Primo Raggruppamento che aveva emesso le sue sentenze all’Elba con Massimo Giuliani che si impone davanti a Gigi Capsoni, seguito da Fabrizio Pardi.
La gara di Chieri premia Lorenzi, Graglia e Lanfranchini. Erano ancora tre le Classi in ballo prima della Grande Corsa e anche in questo caso la gara chierese ha emesso i suoi responsi. In Classe M1 autorevole successo in gara dei giovani Daniele Ruggeri-Martina Marzi, capaci di portare la loro Fiat 127 Sport in 21esima posizione assoluta, ereditando il comando nella seconda metà del rally al momento del ritiro del “trasparente”, ai fini della classifica di Michelin Historic Rally Cup, Mario Cravero su Fiat 127 CL. Alle spalle dei due portacolori di Media Rally si sono piazzati Claudio Azzari-Massimo Soffritti che hanno frustato senza pietà in salita i (pochi) cavalli della loro Ford Fiesta, lasciando a lottare alle loro spalle Bruno Perrone-Luca Cerutti in confronto diretto con i toscani Giovanni Lorenzi-Alessio Pellegrini, entrambi su Fiat 127. Alla fine ha avuto la meglio (in gara) Bruno Perrone (127 CL), nonostante un testacoda in un viscido tornante della Moncucco mattutina e un rischio in un taglio affrontato troppo garibaldinamente sulla Marcorengo pomeridiana. Gara accortissima invece per Giovanni Lorenzi cui bastava arrivare (ma un ritiro sarebbe stato deleterio) per conquistare la Classe M1 e così è stato, acquisendo quei punti che gli sono bastati per chiudere la stagione davanti a Perrone e all’assente Luciano Chivelli, grande protagonista delle prime tre gare. In Classe M2 le posizioni del podio erano già state assegnate all’Elba con Luca Delle Coste che precede Massimo Giudicelli e Massimo Giuliani, ma ci si attendeva una bella gara dai due iscritti della Michelin Historic Rally Cup. E così stavano facendo Vittorio Tenivella-Marco Blua prima di capottare rovinosamente la loro 128 Coupé sulla prova di Briassa del mattino, mentre nella prova precedente, la Cinaglio, erano usciti di strada Ermanno Caporale-Diego Pontarollo con la loro Fulvia Coupé.
In Classe M3 il funambolico Daniele Ferron, affiancato da Francesco Cuaz si esalta con la sua Opel Kadett GT/E, entrando di prepotenza fra i migliori otto della classifica assoluta. Alle sue spalle, con una Kadett GT/E gemella si classificano Stefano Villani-Lorenzo Lalomia, che di prima mattina incappano in un testacoda, e nella prova successiva raggiungono il concorrente che li precede perdendo una manciata di preziosi secondi. Riuscendo poi a distendersi in una bella cavalcata nelle prove del pomeriggio che porta i due portacolori di Dolly Motorsport in dodicesima posizione assoluta. Precedendo i compagni di colori Bruno Graglia-Roberto Barbero, Fiat Abarth 124, che pur essendo in lotta per la vittoria di Classe M3 e Secondo Raggruppamento, affrontano serenamente la gara senza cadere in sbavature o commettere errori. Ritirato proprio sull’ultima prova Luca Prina Mello, cui dettava le note Simone Bottega, che fino a quel momento era il più prossimo inseguitore di Ferron-Cuaz. La classifica di Classe M3 conferma al primo posto Bruno Graglia, davanti a Stefano Villani e Daniele Ferron che sale sul podio grazie alla discriminante (miglior risultato in gara nella classifica assoluta della Michelin Historic Rally Cup).
La Classe M4 non vedeva partecipanti alla Grande Corsa, ma anche in questo caso l’Elba aveva stilato la classifica definitiva con Michele Solfa davanti a Eraldo Righi e Pierangelo Pellegrino. Mentre la Classe M5 vede l’ennesimo dominio in gara di Roberto Rimoldi davanti alla Porsche 924 GTS di Simone Lanfranchini-Alberto Galli e alla 911 RS di Roberto Giovannelli. La classifica finale di Classe M5 presenta al comando Roberto Rimoldi, che essendo il vincitore del Terzo Raggruppamento non può cumulare i premi. Così come non li può cumulare il secondo classificato Roberto Giovannelli, vincitore del Secondo Raggruppamento. Scala così i vertici della classifica Simone Lanfranchini, che diventa il vincitore della Classe M5 e precede in graduatoria gli assenti Luca Valle e Tiziano Nerobutto.
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