IRC Cup, in otto si sfidano per il titolo

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Sono otto i piloti che si giocano il campionato IRC Cip

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Di nuovo primo sull’asfalto casentinese, Manuel Sossella ha rastrellato i punti che gli consentono di continuare a sperare di imporsi nell’IRCup – Pirelli. Come i cinque che lo precedono e i due che lo seguono in una classifica assai corta

Cento quarantuno punti Damiano De Tommaso, settantuno Fofò Di Benedetto. Fra i due, primo e ottavo in una classifica davvero corta, un bel gruppo composto da Alessandro Re, Paolo Porro, Marco Roncoroni, Gianluca Tosi, Manuel Sossella e Walter Gentilini.

Spumeggiante come sempre e come sempre generoso e crudele al tempo stesso, il Rally del Casentino ha chiarito solo che sarà il Città di Bassano a decidere chi intascherà i quarantamila euro destinati al vincitore e chi invece dovrà accontentarsi dei premi meno consistenti ma comunque più appaganti di una coppetta di latta e una stretta di mano riservati ai piazzati. Merito di un regolamento che prevede un surplus di punti per il quinto e ultimo appuntamento stagionale, ma anche di un destino che nell’aretino con qualcuno dei protagonisti più in vista della serie è stato particolarmente cinico. E pure particolarmente baro. Capita, purtroppo.

Nella bella vallata toscana lo è stato soprattutto con Felice Re, mandato al tappeto da un malore quando il più pareva fatto, quando si era lasciato dietro le spalle anche i trentasei e passa chilometri della Talla e gli sarebbe bastato macinare i pochi chilometri che lo separavano da Bibbiena per tornare a respirare l’aria frizzante che si respira su ogni podio. Con il padre-padrone della HK costretto a percorrere l’ultimo trasferimento in ambulanza, il figlio Alessandro non poteva che consegnare a sua vota la tabella per seguirlo “perché va bene correre, ma in certe situazioni le priorità sono altre”. Ecco allora che un piazzamento rincorso, impreziosito da un tempo importante nella prova-monumento del rally e tuttavia assai inferiore alle di lui legittime ambizioni della vigilia è bastato a Damiano De Tommaso per tornare a guardare tutti dall’alto della graduatoria della serie. Ma non certo di festeggiare. Lo farà, forse, a fine settembre. Dopo la conclusione del Bassano. Ma questa è un’altra storia ed è tutta da scrivere e da vivere. Fino ad allora, a sperare saranno in tanti. Non tutti e otto con le stesse oggettive probabilità di farcela, ma tutti e otto con il conforto dell’aritmetica.

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