Alberto Battistolli a tutta terra: nel 2024 atteso protagonista del Campionato Italiano Rally Terra

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Il pilota vicentino sarà al via del CIRT con la Skoda Fabia RS di Delta Rally. Con Simone Scattolin alle note vesitrà i colori di MRF

Dopo aver difeso il tricolore nel FIA European Rally Championship per alcune stagioni, facendo contemporaneamente spesso tappa sugli sterrati italiani, adesso Alberto Battistolli è pronto a mettersi in gioco nel Campionato Italiano Rally Terra. Il classe 97’ infatti prenderà il via già a partire dal prossimo Rally Città di Foligno ad una stagione 2024 tutta sulle strade bianche d’Italia. Sulla Skoda Fabia RS di Delta Rally, con le note di Simone Scattolin ed i neo colori di MRF, il talento vicentino cercherà di puntare senza dubbio al titolo tricolore. “Una stagione su terra che non vedo l’ora di iniziare – commenta Battistolli – tutti puntiamo al massimo e saremo in tanti ad ambire al titolo. Io mi sento tranquillo, sereno di un programma ridotto rispetto agli anni passati che mi serve anche per conciliare gli impegni sportivi con il lavoro”.

Nonostante la familiarità con diversi appuntamenti del CIRT 2024, viste le tante apparizioni negli scorsi anni, per Battistolli molti round saranno su sterrati mai affrontati prima, una bella sfida che sicuramente aizzerà la competizione e lo spettacolo. “È un po’ un buttarsi nel vuoto e nel nuovo – continua – ci saranno tante cose diverse, da scoprire e da affrontare. Dovremo sicuramente fare tanti test e prepararci al meglio, ma ora sono molto carico. Non sarà un anno facile, ma sono fiducioso di aver fatto le scelte giuste. Sono contento di aver ricevuto questo interesse da parte di MRF, perché è bello avere qualcuno che crede in te, è motivo d’orgoglio e mi dà un sprone molto importante. È un percorso ambizioso e mi piace”.

Albero Battistolli, figlio d’arte di “Lucky”, pluricampione con le storiche, negli ultimi anni ha avuto modo di mettersi in mostra in palcoscenici internazionali, mostrando le sue capacità e coltivando tanta esperienza. “Quella fatta nell’Europeo è stata utilissima, perché ti permette di scoprire molto di te stesso, dei tuoi limiti. Hai a che fare con piloti diversi, che vengono da ogni dove e che ti spingono ad andare più forte”.

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