WRC

WRC, la Federazione svedese ancora contro il russo Gryazin. Oliver Solberg: lasciateli guidare

Questa settimana si corre a Umeå il Rally di Svezia, al quale parteciperanno, tra gli altri, i russi Nikolay Gryazin e Konstantin Aleksandrov. Questo nonostante il fatto che la Swedish Motorsport Association abbia mostrato una forte opposizione a questo a causa della guerra di aggressione della Russia in Ucraina. La federazione svedese infatti non avrebbe voluto permettere a Nikolay Gryazin di partire nella gara WRC del paese, ma Oliver Solberg è stato al fianco del pilota russo. Dopo che la Russia ha attaccato l’Ucraina, la FIA ha vietato ai piloti russi e bielorussi di indossare la bandiera e i simboli del loro paese. (Iscriviti gratuitamente al canale Telegram di Rally Time per ricevere le notizie sul tuo telefono LINK)

Nikolay Gryazin è uno dei pochi piloti russi che non indossa una bandiera nazionale sulla sua auto nelle gare WRC, almeno dove il governo del paese ospitante non lo proibisce. La sorpresa del giorno per la pubblicazione dell’elenco iscritti del Rally di Svezia, con Nikolay Gryazin che non figura nell’elenco dei piloti impegnati in WRC2. Scelta personale o sotto pressione degli svedesi?

Gryazin e il suo navigatore, Konstantin Aleksandrov, erano disposti ad accettare questa condizione, tuttavia, ad alcuni paesi organizzatori non piace comunque la partecipazione della coppia alle loro gare, come è avvenuto l’anno scorso in Estonia, dove il Ministero dell’Interno aveva bandito le persone di nazionalità russa e bielorussa di entrare nel paese per la durata della gara WRC. 

“Se dipendesse dalla Federazione svedese di sport motoristici, di certo non permetteremmo a Gryazin e Aleksandrov di partire- ha dichiarato alla radio P4 Varmland Anna Nordkvist, segretario generale dell’associazione”. 

Anche il compagno di squadra della coppia russa, Oliver Solberg, che gareggia sotto la bandiera svedese come cittadino svedese-norvegese, ha espresso al canale Sveriges Radio la sua opinione. “Gryazin e Aleksandrov in realtà non hanno fatto nulla di male-, ha detto il figlio di Petter Solberg-. La guerra è stata decisa da un’altra persona. Nikolay e Konstantin non possono farci niente. Come piloti, guidiamo semplicemente la nostra auto e ci divertiamo”. 

La decisione di far gareggiare i russi è stata presa dalla FIA, con l’obbligo che i due russi gareggiano sotto una bandiera neutrale.

Giuseppe Di Gesù

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