CIR Terra

Andreucci “a ruote ferme”: “Che emozione il mio 12° titolo. E sui pneumatici indiani dico che…”

Il pluricampione italiano Paolo Andreucci aggiunge un nuovo titolo al suo già importante e corposo palmares. Al Rally Liburna Terra, ultimo round del Campionato italiano Rally Terra, il pilota toscano ha conquistato per la dodicesima volta in carriera il tricolore (il primo su terra), regalando ad MRF Tyres il primo titolo.

Affiancato da Rudy Briani, il portacolori della Scuderia M33 e Skygate è arrivato tra le strade bianche toscane con l’intento di portare a casa il campionato, cosa non semplice, visto che oltre a vincere, il diretto avversario Umberto Scandola doveva chiudere oltre il secondo posto. Già nello shakedown però Andreucci ha svelato le carte, ottenendo il miglior tempo e staccando di quasi un secondo gli avversari. Stessa cosa è accaduta nella prima prova speciale: nella power stage ha rifilato oltre un secondo agli inseguitori, confermando che i tempi dello shakedown erano sentore di un’ottima prestazione. Il sabato mattina, con l’uscita di strada dell’alfiere Hyundai, la gara ha preso la “strada” di Andreucci, anche se rimaneva l’impegno di concludere nelle prime due posizioni, cosa che il garfagnino, rimasto attardato in seguito all’incidente del dell’avversario, ha raggiunto nel giro di qualche prova.

“Che emozione – ha commentato Andreucci a mente fresca -. A distanza di qualche giorno dalla vittoria del campionato italiano rally terra, possiamo cominciare a ragionare sulla stagione appena trascorsa. Ad inizio anno, quando abbiamo accettato la sfida di MRF Tyres, il nostro obiettivo era quello di sviluppare le coperture indiane. Una sfida molto difficile ma interessante, se si considera il livello dei pneumatici presenti nelle competizioni. Grazie al nostro lavoro di sviluppo fatto con Vivek Ponnusamy e Fiorenzo Brivio sono arrivati i primi successi e da lì abbiamo capito che anche il campionato poteva essere alla nostra portata. Ma per raggiungere questo importante risultato alla prima stagione, si è resa necessaria la collaborazione di tutti e così è stato”.

“È per questo motivo – ha detto ancora il toscano – che trovo doveroso ringraziare tutti coloro che hanno collaborato per rendere vittoriosa questa stagione, a partire dalla Scuderia M33 e Skygate dell’amico Max Rendina, a Sparco per lo sviluppo fatto su abbigliamento e accessori, a Silvio Lazzara ed ai ragazzi del Team H-Sport, che ci hanno messo a disposizione una Skoda Fabia Evo 2 sempre affidabile e performante e che, soprattutto nei test hanno dato il massimo”.

Poi il pluricampione ha elogiato il lavoro del copilota: “In macchina siamo in due, non voglio dimenticare Francesco Pinelli, con il quale ho condiviso l’abitacolo ad inizio stagione e Rudy Briani che mi ha affiancato dalla Sardegna, con il quale abbiamo regalato a MRF Tyres la prima vittoria nel campionato Italiano e il titolo. Ai già citati, si aggiungono: Motul, Tomei Nautica Service, Danfer, Bm Solution, Alpha Team, Dama, Rione, Real Teak ed EssediShop. Infine, ma non per ultimi, tutto il gruppo che mi segue e che mi supporta in ogni appuntamento rallistico e dulcis in fundo i nostri tifosi e appassionati di rally, motore vero del nostro sport, che con il loro calore, lo rendono unico. Nei prossimi giorni – ha concluso Andreucci – valuteremo la partecipazione a qualche altro evento da qui a fine anno e stiamo già programmando il 2022″.

Parole di elogio al garfagnino arrivano anche da Silvio Lazzara di H-Sport: “Lavorare con Paolo da sempre grandi emozioni, oltre che ad una grande carica di responsabilità – ha detto Lazzara -. Con lui ci siamo subito trovati bene, perché abbiamo entrambi un modo molto preciso e minuzioso di fare le cose. Ad inizio stagione c’è stato il passo falso dell’Adriatico, ma eravamo consapevoli del nostro grande potenziale e da lì abbiamo costruito la nostra rimonta. Ringrazio Paolo per questa bellissima stagione ed anche i miei ragazzi”.

Redazione Rally Time

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