Uguale, ma diverso. Piccoli ritocchi a un quadro inestimabile ancora condizionato dal format Covid. Sarà questo il Rallye San Martino 2021 (17 e 18 settembre), appuntamento del Campionato Italiano WRC e gara storica. Per il secondo anno consecutivo si dovrà rinunciare alla prova spettacolo in centro al paese – un’emozioni rombante tra case, residence e alberghi, piuttosto unica nel suo genere – nel rispetto delle prescrizioni sanitarie di sicurezza.
Ma nel menù di gara non mancheranno due passaggi su Manghen (22,01 km), Val Malene (16,81) e Gobbera 8,25), itinerario classico per un saliscendi tra le Dolomiti in grado di esaltare qualità tecniche e bontà dei mezzi a disposizione. Rallye San Martino che non fa mai sconti, esigendo il meglio dagli equipaggi, ai quali servirà un plus di attenzione perché troveranno sul tracciato i dispositivi anti tagli già utilizzati al Rally della Marca e che hanno dimostrato la propria efficacia tenendo l’asfalto trevigiano pressoché pulito sino alla fine, mentre chi ha azzardato traiettorie rasenti ha pagato con toccatine penalizzanti. Novità sul fronte logistico con il quartiere generale della corsa allestito all’Hotel Savoia, anziché nel tradizione plesso scolastico già impegnato dalle lezioni quotidiane. Lo scorso anno a trionfare è stato l’attuale leader del campionato Luca Pedersoli con Anna Tomasi.
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