Peletto Racing dona beni di prima necessità per 35.000 persone

Prima dell’emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del coronavirus, la Peletto Srl, azienda piemontese che si occupa principalmente di edilizia pubblica e privata, specializzata in tutte le finiture edili e anche di restauro conservativo, per pubblicizzare il proprio brand si era legata al mondo del motorsport.

Questo connubio che va avanti da anni, molto efficace ed apprezzato dal patron Stefano Peletto, lo ha spinto a creare un vero e proprio team, chiamato “Peletto Racing Team”.

Fin dalla sua nascita, hanno fatto ingresso nella squadra molti campioni, fino a raggiungere i massimi vertici nell’ambito rallystico, con gli undici volte campioni italiani rally Paolo Andreucci e Anna Andreussi e la squadra corse di Paolo Simoncelli in MotoGp, di cui la Peletto è sponsor.

Lo scopo del team è di dare visibilità e popolarità alle aziende e agli sponsor che ne fanno e che ne faranno parte, inoltre, sin da subito, Stefano Peletto ha deciso di legare l’attività sportiva e promozionale a quella della beneficenza. Sfruttando ogni occasione rallystica e manifestazione sportiva a cui ha preso parte, ha sempre promosso attività benefiche, devolvendo il ricavato a diversi enti.

Anche in questo difficile momento di stasi del Paese, non volendo rimane fermi con le mani in mano, una parte del budget che era destinato alle corse, è stato donato per l’acquisto di beni di prima necessità per i più bisognosi.

Grazie ad un incontro telefonico con il vice presidente della Regione Piemonte, Fabio Carosso, si è riusciti ad organizzare insieme alla Caritas, la prima consegna di beni di prima necessità, che avverrà proprio oggi, venerdì 24 aprile mettendo a disposizione la hospitality del team per la distribuzione.

Il team ha anche rivolto un invito a tutto il mondo rallystico italiano, di unirsi all’iniziativa benefica. Sarà possibile effettuare delle donazioni e quindi collaborare all’attività benefica, collegandosi sul sito www.pelettoracingteam.com.

“Vogliamo continuare a far capire al Paese intero – ha detto Stefano Peletto – che il mondo dei rally e dei motori, non sono solo rumore e fumo, ma anche solidarietà”.