WRC

WRC, lo stop ai test imposto dalla Fia cambia i piani di Toyota

Il 2020 per Toyota doveva essere l’anno della consacrazione finale, ma in tempi di Covid-19 i dubbi sembrano essere maggiori delle certezze. Dopo il ritorno della casa nipponica nel circus mondiale e la conquista del titolo piloti con Ott Tanak e Martin Jarveoja nell’ultima stagione, questo poteva essere l’anno della conquista anche del titolo costruttori (lo scorso anno fu battuta da Hyundai ndr).

Purtroppo come ben sappiamo il tutto è rimandato, a causa dello slittamento delle gare in Argentina, Portogallo e Italia e la sospensione da parte della Fia di tutti i test fino al 31 Maggio. Ciò non comporta soltanto l’impossibilità di preparare adeguatamente le vetture in vista delle gare ancora da disputare, ma sospende tutti i possibili sviluppi.

Toyota Gazoo Racing in questo sembra essere ancora in prima linea, infatti già da inizio anno ha iniziato a sviluppare la sua nuova vettura per il Mondiale Rally 2021 , ovvero la nuova Toyota Yaris GR WRC Plus. Il Team guidato da Tommi Makinen aveva svolto due sessioni di test con il prototipo prima del lockdown globale, il primo in Finlandia su neve ed il secondo in Spagna su sterrato.

La Toyota Yaris GR WRC Plus

Già, perchè nei piani della casa costruttrice c’è proprio quello di restare nel mondiale ed arrivare sufficientemente pronti alla stagione 2022 che introdurrà l’ibrido nella classe regina dei rally. La stessa Toyota nelle settimane precedenti aveva chiesto una deroga allo stop dei test al Consiglio Mondiale della Fia, ricevendo un diniego secco.

Come riportato da Motorsport.com: “Con il lancio della Yaris GR abbiamo voluto assicurarci che la nostra WRC condividesse caratteristiche ed estetica del nuovo modello di serie”. Bisognerà capire quando i team potranno ricominciare a lavorare, in particolar modo per una vettura nuova, che se, non adeguatamente collaudata potrebbe non vedere mai la luce.

Toyota ha assicurato che, qualora i test vengano ripresi a Giugno o al limite a Luglio, non ci saranno problemi per l’omologazione della nuova Yaris GR, ma se lo stop dovesse prolungarsi non sono escluse decisioni drastiche, tra le quali anche la mancata partecipazione il prossimo anno, proprio per dirottare tutte le risorse al progetto 2022, ovvero la prima auto da rally ibrida della casa nipponica.

Daniele Pirrone

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