Rally Adriatico, i dettagli delle tre prove speciali

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Da domani motori accesi prima con lo shakedown a Fermignano, poi con la cerimonia di partenza a Borgo Mercatale

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Alessandro Casella e Rosario Siragusano, i leader del Campionato Italiano Junior, in azione durante i test pre-event

Il 29esimo Rally Adriatico è pronto ad accendere i motori. Con la conferenza stampa di presentazione di stamane, in municipio ad Urbino e, con le ricognizioni del percorso si è entrati dunque nella fase “calda”. Da domani, poi, motori accesi, prima con lo shakedown, il test con le vetture da gara, previsto a Fermignano dalle 11 alle 16, ma soprattutto con la cerimonia di partenza prevista a Borgo Mercatale in Urbino, dalle ore 19 passerella di tutti gli equipaggi e di tutte le vetture impegnate in gara, ideale tributo alla città che ospita l’evento per la prima volta. La città di Urbino, infatti è la nuova location del Rally Adriatico, che propone pure i territori dei Comuni di Cagli, Fermignano e Fossombrone, indicando molti argomenti sportivi di grande interesse nazionale.

La gara, seconda prova del Campionato Italiano Rally Terra (CIRT), conta diverse altre titolarità:sarà anche la terza del Tricolore per auto storiche (CIRTS), seconda per il Campionato Italiano Off Road, per i fuoristrada e “side by side” ed andrà a proporre la seconda delle sei sfide che compongono il Campionato Italiano Junior, avviato lo scorso mese sugli asfalti di Sanremo. Inoltre sarà la prima prova della Coppa Rally di quinta zona (che comprende le regioni di Marche, Emilia Romagna, Umbria e la Repubblica di San Marino). Grande soddisfazione per l’organizzazione, PRS Group, per aver raggiunto la considerevole cifra di ben 110 iscritti in totale, dando a pensare che la proposta del cambio di sede e quindi pure degli scenari delle prove speciali, ha convinto i piloti a raccogliere il classico guanto di sfida.

Nove, in totale, per Prove Speciali in programma, tre diverse da ripetere altrettante volte. Il totale della distanza cronometrata è di 70,2 chilometri sul totale di 260,9. Eccole, le prove, descritte nei loro caratteri salienti:

PS 1/4/7 “San Fiorano” (8,9 km): Prova inedita come tutte le altre della gara, che parte alle porte di Abbadia di Naro con direzione Cagli. Tranne nel primo tratto, che è medio veloce, per il resto si susseguono continuamente curve medie con altre più lente variando più volte anche la pendenza della sede stradale. Il fondo è buono per tutta la prova, anche se varia di tipologia anch’esso durante la prova, che termina nelle vicinanze di Cagli. Prova molto bella e ritmata che richiede molta concentrazione per il continuo variare delle sue caratteristiche.

PS 2/5/8 “Molleone” (9,2 km): È la prova più lunga e veloce del rally. La prova ha caratteristiche diverse dalla prima, in quanto ha un fondo per la quasi totalità largo, liscio e compatto. Prova che è ridiventata sterrata da poco, in quanto in precedenza era una strada asfaltata (in alcuni tratti ancora si scorge a bordo strada l’asfalto). Parte con un tratto abbastanza veloce che richiede molta attenzione per poi iniziare a salire con una serie di curve medio veloci molto ritmate. Arrivati alla sommità vi è il tratto più insidioso, in quanto per qualche centinaio di metri la carreggiata si restringe e vi è anche un dosso che precede una stretta curva a dx seguita da un’inversione sinistra. Da qui in avanti è tutto un susseguirsi di curve medio veloci in discesa che si velocizzano raggiungendo il fine prova che è posto a fondo valle. Prova molto bella e ritmata, che sarà determinante ai fini della classifica finale, in quanto va affrontata con la massima determinazione e concentrazione.

PS 3/6/9 “Montalto Tarugo” (5,2 km):  È la prova più corta della gara con caratteristiche ancora diverse dalle altre due. Parte in salita con un tratto di media velocità per poi velocizzarsi nella parte centrale. Arrivati alla sommità inizia la discesa verso il fine prova, prima leggermente e poi in maniera più decisa. Nell’ultimo kilometro c’è un passaggio insidioso e caratteristico in mezzo ad un casolare abbandonato con la sede abbastanza stretta, dopodiché c’è una serie di curve in discesa molto ritmate ed insidiose. La prova termina arrivati a fondovalle. Il fondo è inizialmente un po’ ondulato, poi diventa più compatto e liscio. Anche se è la più corta richiede la massima attenzione per il continuo variare delle caratteristiche del percorso.

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