Il Tricolore terra sfumato per mezzo punto, Scandola: “Mi spiace per Hyundai, onore a Paolo”

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Scandola e D’Amore chiudono al secondo posto il CIRT e vedono sfumare il titolo per mezzo punto, a causa di un’uscita di strada

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Umberto Scandola - Foto Massimo Bettiol

Hyundai Rally Team Italia ha concluso la stagione 2021 con un doppio secondo posto nei principali campionati italiani rally al termine di una gara spettacolare ed entusiasmante come il 12esimo Liburna Terra. Con il titolo del Campionato Italiano Rally già assegnato aritmeticamente nella penultima gara, Andrea Crugnola e Pietro Ometto hanno ottenuto i punti necessari per raggiungere il secondo posto, centrando l’obiettivo prefissato alla vigilia con la Hyundai i20 R5 gestita da Friulmotor. Nelle prove speciali finali, Crugnola e Ometto hanno disputato una gara regolare e attenta aggiudicandosi la classifica del CIR e chiudendo al quinto posto assoluto, che ha consentito un balzo dal terzo al secondo posto nella graduatoria finale del campionato.

Umberto Scandola e il rientrante Guido D’Amore hanno terminato al secondo posto il Campionato Italiano Rally Terra mancando la conquista del titolo per mezzo punto. Il pilota veronese arrivava da una stagione da protagonista con la Hyundai i20 R5 gestita da S.A. Motorsport, sempre al comando del Campionato Italiano Rally Terra grazie a tre vittorie e due secondi posti in cinque gare disputate. Dopo il secondo tempo assoluto nella power stage televisiva di venerdì, Scandola è uscito di strada nella prima prova di sabato mattina colpendo una pianta nel lato destro. Dopo aver perso diversi minuti nella speciale di Riparbella, ha disputato anche la prova successiva di Serraspina chiudendo in nona posizione, nonostante i considerevoli danni alla carrozzeria. Una volta giunti al parco assistenza, verificato lo stato della vettura e il tempo perso, il team e l’equipaggio hanno deciso di consegnare la tabella di marcia e ritirarsi. A Volterra sarebbe bastato secondo posto per contenere gli attacchi del principale avversario, l’undici volte campione italiano Paolo Andreucci. Nonostante il maggior numero di gare vinte, Scandola ha pagato l’uscita di strada nell’ultimo e decisivo rally con coefficiente maggiore 1,5.

“È arrivato un errore nel momento sbagliato del campionato: in un passaggio terra-asfalto un leggero avvallamento ha scomposto la vettura e ho perso il posteriore. La strada stretta e la velocità non mi hanno permesso di recuperare – ha detto un deluso Umberto Scandola – Mi spiace molto per Hyundai perché un secondo posto finale ci va stretto dopo una stagione da protagonista e sempre in vetta al campionato. Onore al merito a un grande campione come Paolo Andreucci che ancora una volta ha dimostrato tutto il suo valore”.

Andrea Crugnola chiude invece la stagione con sensazioni opposte: “Alla vigilia potevamo solo arrivare secondi in campionato ed è quello che abbiamo fatto. Insieme al team abbiamo deciso di tenere un passo veloce ma senza correre il benché minimo rischio fin dai primi chilometri. Terzi sulla prima prova, dove abbiamo conquistato 1,5 punti della power stage, abbiamo sempre dato un occhio alla classifica senza provare mai con decisione ad avvicinarci ai primi del campionato terra. Dopo tre secondi posti spero di poter ritornare a lottare per la vittoria assoluta. Il punto di ripartenza sarà la nuova i20 N Rally2 che ho potuto guidare in alcune gare: una volta definito qualche dettaglio nelle regolazioni, sono convinto che potrà diventare la vettura per togliersi grandi soddisfazioni. Ringrazio tutti gli uomini di Hyundai, Friulmotor e Pirelli a cui dico che ci rifaremo presto”.

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