Ufficializzato il calendario WRC 2022: il primo dell’era ibrida. Torna la Nuova Zelanda

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Torna per la prima volta dal 2012 il Rally di Nuova Zelanda. Quattro i continenti raggiunti

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La Toyota Yaris Rall1 durante alcuni test

Ufficializzato il calendario 2022 del mondiale rally, anche se rimane vuota la data che va dal 18 al 21 agosto e manca ancora il rinnovo del contratto per il Rally di Croazia, ma questo dovrebbe essere soltanto questione di giorni. Ad aprire il primo mondiale dell’era ibrida è il tradizionale Rally di Montecarlo dal 20 al 23 gennaio 2022, a chiuderlo invece sarà il Rally del Giappone (annullato nel 2020 e nel 2021 causa Covid ndr.), dal 10 al 13 novembre 2022. In mezzo altri 12 round (al momento 11), tra questi il Rally Italia Sardegna, tappa importante nel calendario, che si correrà dal 2 al 5 giugno.

Torna per la prima volta dal 2012 il Rally di Nuova Zelanda, le veloci strade sterrate vicino ad Auckland entrano nel mondiale nell’anno che segna la 50esima edizione. Con la conferma dell’iconico Safari Rally del Kenya e del Giappone, la stagione copre quattro continenti: Europa, Africa, Asia e Australia.

Il calendario è stato approvato dal World Motor Sport Council della FIA a Parigi e dall’amministratore delegato del Promoter WRC Jona Siebel, che ha affermato che il mix di appuntamenti classici e rally più recenti regalerà una stagione storica. “Il prossimo anno sarà memorabile ed elettrizzante per il FIA World Rally Championship – ha detto Siebel – dato che diamo il benvenuto alle nuove auto Rally1 dell’era ibrida, e a nuovi regolamenti che ci porteranno verso un futuro più verde e più sostenibile”.

“Il prossimo anno segna anche la cinquantesima stagione del WRC – ha aggiunto -. Siamo lieti di dare il bentornato alla Nuova Zelanda, un rally che è apparso per la prima volta nel 1977. Le sue strade sterrate sono una delizia per i piloti e sebbene i nostri piani per farlo tornare nel 2020 siano stati purtroppo segnati dal Covid-19, è fantastico confermare la sua presenza il prossimo anno. La pandemia ha tristemente messo in ginocchio il mondo, ma adesso anche il WRC si rimette in piedi. Abbiamo delineato la nostra strategia per un’equa distribuzione dei rally tra l’Europa e gli altri continenti e il calendario 2022 è un passo significativo verso questo obiettivo”, ha concluso Siebel.

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