Andrea Crugnola è il nuovo campione italiano rally. Marco Bulacia si prende il “terra”

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Il Tuscan Rewind ha incoronato i nuovi campioni italiani

Andrea Crugnola

Andrea Crugnola-Pietro Elia Ometto; Citroen C3 R5 #2; FpF Sport

Gran finale di stagione per il rally tricolore all’11esimo Tuscan Rewind. Andrea Crugnola con Pietro Ometto è il nuovo campione italiano rally. La conferma della vittoria arriva prima della conclusione del Tuscan Rewind. É stata una grande lotta con Giandomenico Basso e Lorenzo Granai, che è stato costretto a fermarsi, dopo che sulla PS 9 ha perso una ruota.

Vittoria comunque meritata per Andrea Crugnola – che vince tre speciali in Toscana controllando i diretti avversari – E che ha dimostrato fin dal Rally di Roma Capitale quanto desiderasse questo campionato.

Il successo assoluto della gara è andato nelle mani del 20enne boliviano Marco Bulacia, in coppia con l’argentino Marcelo Der Ohannesian, su una Skoda Fabia R5. Dopo aver vinto a San Marino in luglio e dopo anche essere al comando del mondiale WRC-3 ad una prova dal termine, il giovane sudamericano ha dunque confermato il proprio valore, peraltro già conosciuto in Italia in quanto nel 2017 aveva già corso nel Campionato su terra. Il boliviano si aggiudica anche il campionato italiano rally terra, vincendo cinque delle nove prove speciali in programma oggi. Peccato per l’uscita di scena di Simone Campedelli, protagonista di un incidente questa mattina.

Una gara ricca di spunti tecnici di spessore ed anche di colpi di scena, quella corsa oggi ed organizzata da EventStyle, partita sotto il segno appunto di Bulacia, andato al comando dalla prima prova, per poi subire l’iniziativa del varesino Andrea Crugnola (navigato da Pietro Ometto su Citroen C3 R5) sulla seconda, quindi passando lui in testa, per rimanersi sino alla settima “crono”. L’ultimo loop di prove ha rimesso tutto in discussione, Bulacia ha attaccato di nuovo per quanto Crugnola, visto che aveva in mano il titolo italiano essendo davanti al diretto rivale Giandomenico Basso (con il senese Lorenzo Granai alle note su una VolksWagen Polo R5) mai entrato in sintonia con vettura e percorso, non poteva più impensierirlo, ha guardato bene a non prendere rischi eccessivi.

La fase centrale della gara ha visto il ritiro di Simone Campedelli, quando era buon terzo assoluto (ed in lotta serrata per il “terra”) e per Bulacia la strada per il successo è stata spianata. Sotto la bandiera a scacchi, dunque, Bulacia ha festeggiato vittoria in gara e nel campionato terra, alle sue spalle Crugnola ha masticato amaro per la vittoria mancata in gara ma ha gioito comunque per il secondo gradino del podio ma soprattutto per il suo primo titolo tricolore, mentre terzo ha terminato il giovane vicentino “figlio d’arte” Alberto Battistolli, affiancato da Simone Scattolin su una Skoda Fabia R5. Il giovane, che fa parte del programma federale Aci Team Italia ha costruito una prestazione di livello, in progressione, presentandosi sempre più in alto come riscontri cronometrici man mano che la gara andava esaurendosi.

Alberto Battistolli-Simone Scattolin, Skoda Fabia R5 #16, Scuderia Palladio

Battistolli ha conquistato il “bronzo” in gara in coincidenza dell’ultima fatica cronometrata, rilevando la posizione da Giandomenico Basso, che non è dunque riuscito a bissare l’alloro del 2019, conquistato proprio in terra di Siena. Per il trevigiano di Cavaso del Tomba, dopo una gara mai parsa incisiva è arrivata poi la doccia fredda del dover alzare bandiera bianca a causa della rottura di una ruota.

Quarta posizione finale con ampio merito dal francese Jean Baptiste Franceschi, con una Fabia R5 anche lui. Torna via dagli sterrati senesi con un poco di delusione, il pilota transalpino, partito con la quinta posizione ma poi andato a scalare la classifica sino al terzo, prima di arretrare causa una foratura durante la settima prova. Ciò non ha tolto comunque valore alla prestazione globale da lui offerta alla sua prima esperienza sterrata italiana.

Top five completata dal veneto Giacomo Costenaro, con Bardini alle note sull’ennesima Skoda Fabia al via. Per lo una stagione chiusa al meglio possibile conferma dell’essere stati uno degli equipaggi più in forma della stagione sterrata nazionale.

Si sono sprecate, le prestazioni altisonanti, al “Tuscan”, complici le tre prove “da mondiale” proposte. Una di esse è quella del pluricampione mondiale di motocross Tony Cairoli, già ottavo assoluto nel 2019, quest’anno finito ben due gradini più avanti, al sesto posto, ovviamente per la prima volta al volante della Hyundai i20 R5 ufficiale di BRC Racing, con al fianco Anna Tomasi. Per lui, da subito riscontri cronometrici di alto profilo, anche da podio, conferma dell’elevato feeling del pilota ufficiale KTM con i rally.

Prestazione maiuscola anche per il giovane bergamasco Enrico Oldrati, questa volta pure lui con la Skoda Fabia R5, con la quale era al debutto. Un debutto luminoso, con la vettura “Regina” dei rally italiani, concluso con soddisfazione al settimo posto.

Antonio Cairoli-Anna Tomasi, Hyundai i20 R5 #14, BRC Racing Team

All’appello dalle posizioni di vertice il finlandese Emil Lindholm (ottavo assoluto), già visto in forma ad agosto al “Valtiberina” ed atteso, con la sua Skoda Fabia ad influire “pericolosamente” sull’esito del tricolore mentre invece anche lui non ha trovato feeling con le “piesse” senesi, venendo pure lui rallentato da una foratura sulla settima prova. L’altro veneto Marco Signor (navigato da Pezzoli su una Polo R5) ha onorato sino all’ultimo la sua stagione di ritorno nel Campionato Italiano firmando la nona posizione, dopo che non metteva le ruote sullo sterrato dal 2012. La top ten è stata poi chiusa dal quattro volte vincitore della gara Alessandro Taddei, con Gaspari (Hyundai i 20 R5), anche in questo caso con una prestazione in progressione.

Performance di livello anche da parte dell’inossidabile Paolo Andreucci, con Anna Andreussi al fianco. Sulla nuova Peugeot 204 Rally 4 ha di nuovo dominato tra le “due ruote motrici”, aggiudicandosi pure il relativo Campionato tricolore, ma soprattutto dando una nuova lezione di guida, firmando la quindicesima posizione assoluta.

Nel CIR Junior erano al via tutti coloro che hanno animato la stagione: Andrea Mazzocchi, Mattia Vita, Emanuele Rosso, Giorgio Cogni, Michele Bormolini e Riccardo Pederzani, tutti con le Ford Fiesta. Vittoria e titolo per Mazzocchi, affiancato da Silvia Gallotti.

Il finale stagionale ha invece detto male per il siciliano Alessio Profeta e per l’umbro Fanari, entrambi con una Skoda Fabia R5 ed entrambi fermati da un incidente, il primo sulla seconda prova, l’altro due impegni dopo.

Nel monomarca Peugeot 208 Top vittoria in gara e di stagione per il toscano Christopher Lucchesi, con una 208 R2, primo anche nella “under 25” tra le due ruote motrici.

Oltre al titolo del Campionato Italiano Rally, il Tuscan Rewind è andato ad assegnare anche quello per il Cross Country, altra sfida avvincente e ricca di spunti tecnici e sportivi. Vittoria in gara per Ventura-Briani con un “side by side” Yamaha che però non concorre per l’aggiudicazione del titolo, mentre Codecà-Toffoli con la Suzuki Gran Vitara si sono incamerati lo scudetto in scioltezza, dopo il repentino ritiro del rivale Mengozzi per incidente.

Marco Bulacia-Marcelo Der Ohannesian, Skoda Fabia R5 #11, Meteco Corse

CLASSIFICA FINALE ASSOLUTA TUSCAN REWIND: 1. Bulacia Wilkinson-M. Der Ohannesian (Skoda Fabia R5) in 55.02’4; 2. Crugnola-Ometto (Citroen C3 R5) a 13.5; 3. Battistolli-Scattolin (Skoda Fabia R5 Evo) a 42.9; 4. Franceschi- Haut Labourdette (Skoda Fabia R5) a 49.2; 5. Costenaro- Bardini (Skoda Fabia Evo) a 55.9; 6. Cairoli-Tomasi (Hyundai i20 R5) a 1’20.1; 7. Oldrati- De Guio (Skoda Fabia R5) a 1’31.0; 8. Lindholm- Korhonen (Skoda Fabia R5) a 1’36.4; 9. Signor- Pezzoli (Volkswagen Polo R5) a 1’47.0; 10. Taddei-Gaspari (Hyundai i20 R5) a 1’51.4.

CLASSIFICA ASSOLUTA CIR 2020: Crugnola-Ometto (Citroen C3 R5) 67,5 pt; Basso-Granai (VW GTI R5) 49pt; 3. Signor-Pezzoli (VW Polo R5) 40pt; 4. Albertini-Fappani (Skoda Fabia R5) 34pt; 5. Re (VW Polo-Skoda Fabia R5) 30pt.

CLASSIFICA ASSOLUTA CIR TERRA 2020:
1. Bulacia Wilkinson-Der Hoannesian (SKODA FABIA R5) 43,5pt; 2. Costenaro-J.Bardini (Skoda Fabia R5) 43pt; 3. Andreucci (Citroen C3 R5) 40pt; 4. Campedelli (VW Polo-Ford Fiesta R5) 36pt; 5. Ceccoli-Capolongo (Hyundai i20 R5) 16pt.

CLASSIFICA CIR JUNIOR 2020: 1. Mazzocchi 85,5 pt; 2. Vita e Cogni 67 pt; Rosso 63 pt; Bormolini 29 pt; Pederzani 26pt.

CLASSIFICA CIR DUE RUOTE MOTRICI 2020: Andreucci 67,5; Nicelli 50,0; Campanaro 48.0; Lucchesi 44,0pt

CIR COSTRUTTORI ASSOLUTO 2020: Skoda 102pt; Citroen 98,5pt; Volkswagen 96pt.

CLASSIFICA CIR DUE RUOTE MOTRICI COSTRUTTORI 2020: Ford 140 pt; Peugeot 131,5

CLASSIFICA CI CROSS COUNTRY ASSOLUTA 2020: 1. Codecà -Toffoli (Suzuki Grand Vitara) 68 pt; 2. Bordonaro-Bono (Suzuki New Grand Vitara 1.9) 60 pt; 3.Mengozzi-Schiumarini (Mitsubishi Pajero Pinin) 58 pt; 4. Luchini-Bosco (Suzuki New Grand Vitara 1.9) 52,5 pt; Galletti-Fontana (Toyota Hilux Overdrive)37,5

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