Rally Città di Schio, vince Manuel Sossella. Sul podio Battaglin e Bondioni

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Il pilota di Torri di Quartesolo è passato al comando dalla quarta prova dopo il ritiro di Paolo Oriella. Sul podio Alessandro Battaglin e Ilario Bondioni

Rally Città di Schio

Manuel Sossella e Giulio Nodari, Skoda Fabia R5 - Rally Città di Schio - Foto Fotosport

Sono Manuel Sossella e Giulio Nodari, con una Skoda Fabia R5, i vincitori del 29° Rally Città di Schio, disputato sulla lunghezza di sei prove speciali, caratterizzate da un notevole agonismo e da molte indicazioni anche sotto il profilo tecnico-sportivo.

La gara, tornata a corrersi dopo un anno di pausa grazie all’impegno del giovane sodalizio Power Stage, ha avuto il conforto di ben 104 iscritti e 101 partiti, con tanta qualità sia di uomini che mezzi, quella qualità vincente che ha dimostrato appunto Sossella, che guidava la Fabia per la seconda volta, dopo una significativa esperienza di anni con vetture World Rally Car.

La gara ha avuto un colpo di scena vincolante per la classifica: era partito ventre a terra Paolo Oriella, in coppia con Sandra Tommasini (Skoda Fabia R5), per tre prove ha guardato tutti dall’alto poi una “toccata” con conseguente ruota posteriore sinistra danneggiata lo ha costretto al ritiro. A quel punto lo scettro è passato nelle mani di Sossella che ha sfruttato la fase centrale del confronto per prendere il miglior feeling con la vettura per poi riuscire a finire in crescendo, mettendo il proprio sigillo sulla competizione scledense, dalla quale mancava da molti anni.

Seconda piazza assoluta per Alessandro Battaglin, in coppia con Selena Pagliarini su una Peugeot 208 T16. Dato tra i favoriti, l’esperto pilota di Marostica non ha mai insidiato a dovere la leadership secondo quello che indica il suo immenso potenziale, riuscendo comunque a terminare ancora a podio nonostante non abbia mai trovato la migliore soluzione alla guida della vettura transalpina. Bravo, comunque, Battaglin, a contenere gli attacchi ripetuti del bresciano Ilario Bondioni, in coppia con D’Ambrosio, alla prima esperienza al volante della Volkswagen Polo Gti R5, come anche nelle “piesse” scledensi. Una progressione decisamente di livello, quella del lombardo, che ha costretto Battaglin a dare fondo a tutta la propria esperienza per non farsi soffiare l’argento.

Un “bronzo” dunque d’effetto, quello di Bondioni, come di livello si è rivelata la prestazione del veronese Michele Griso, in coppia con Lucato, con una Ford Fiesta R5. Una gara di carattere, quella dello scaligero, che lo ha portato al quarto posto finale. Completa la top five l’attesissimo locale Efrem Bianco (il recordman di vittorie a Schio), con Lamonato alle note sull’ennesima Fabia R5. Una gara opaca, quella di Bianco, che inseguiva la sestina di allori e che invece non è mai entrato nel vivo del confronto, mai riuscendo a trovare il giusto feeling con la millesei boema turbocompressa.

In tema di belle prestazioni non è passata inosservata la nona posizione assoluta del francese Cyril Audirac, non nuovo a prestazioni di spessore in Italia. Al debutto sulle strade scledensi, con la Renault Clio Super 1600 ha firmato la nona posizione assoluta, primo anche tra le due ruote motrici.

Sempre in tema di prestazioni altisonanti, si segnala il duello tra lo sloveno Viliam Prodan e Marco Pellizzaro, il primo con la nuova Ford Festa Rally4 e l’altro al volante di una Peugeot 208 R2. Per l’intero arco della gara i due, meritevoli entrambi di ampio elogio, hanno battagliato con forza a suon di decimi di secondo con il pilota d’oltr’alpe che ha poi vinto per l’inezia di 2,5 secondi sull’altro. I due sono entrati di forza anche nei venti dell’assoluta generale.

Il Rally Città di Schio, una delle poche gare che hanno potuto e saputo essere organizzate in un calendario falcidiato da annullamenti, pur anche con lo stop di una stagione (nel 2019 non si è corso) ha proseguito dunque la propria tradizione. É stato anche confermato il forte stimolo dell’Amministrazione Comunale, soddisfatta del messaggio dato dall’evento in questo momento di forte difficoltà nazionale, un messaggio capace di unire sport a suggestioni profonde e autentiche, per contribuire a dare serenità, per quanto possibile, al territorio.

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