Il Coronavirus ferma l’Italia e il motorsport: stop al Ciocco. Tutti i rally che rischiano

0

Ecco tutti i rally che verranno annullati, salvo diverse disposizioni nei prossimi giorni
Il testo del Decreto firmato dal premier Giuseppe Conte

coronavirus Totò Riolo, Skoda Fabia R5 Foto di Carmelo Lenzo

Totò Riolo, Skoda Fabia R5 Foto di Carmelo Lenzo

La notizia era nell’aria già da qualche giorno, ma con la conferenza stampa di oggi, e con il decreto firmato dal premier Giuseppe Conte e pubblicato poche ore fa, arriva la conferma dei rinvii dei rally per il mese di marzo.

La prima vittima illustre del nostro amato sport è il Rally Il Ciocco e Valle del Serchio, gara di apertura del Campionato Italiano Rally, che si sarebbe dovuta disputare la prossima settimana. Oggi, gli organizzatori hanno dato comunicazione ufficiale sul rinvio.

C’era grande attesa per la prima gara nazionale, ma purtroppo, le disposizioni in materia di prevenzione per il Covid-19, non hanno lasciato scampo ed è stato necessario il rinvio di gran parte delle manifestazioni sportive. Sono altri rally in programma sul territorio nazionale che ricevono lo stesso trattamento. Alla lettera b del decreto, si legge:

la lettera b

b) sono sospese le manifestazioni e gli eventi di qualsiasi natura, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro di cui all’allegato 1, lettera d);

Nel decreto e, per la precisione alla lettera c, viene fatto riferimento al rinvio degli altri rally:

lettera c

c) sono sospesi altresì gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato; resta comunque consentito, nei comuni diversi da quelli di cui all’allegato 1 al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo 2020, e successive modificazioni, lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento degli atleti agonisti, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico; in tutti tali casi, le associazioni e le società sportive, a mezzo del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus COVID-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano. Lo sport di base e le attività motorie in genere, svolte all’aperto ovvero all’interno di palestre, piscine e centri sportivi di ogni tipo, sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della raccomandazione di cui all’allegato 1, lettera d);

Stando a quanto riportato nel Decreto, e precisamente nel passaggio “resta comunque consentito, nei comuni diversi da quelli di cui all’allegato 1 al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo 2020, e successive modificazioni, lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento degli atleti agonisti, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico“.

Le manifestazioni e le competizioni, si potrebbero svolgere, utilizzando impianti a porte chiuse (inserito ad hoc per il calcio), e all’aperto, senza presenza di pubblico. Da queste parole che nessun rally si potrà svolgere fino al 3 aprile.

Ecco l’elenco dei rally che verranno quasi certamente rinviati, se non cambierà il Decreto:

  • 6-9 marzo Historic Rally delle Vallate Aretine (rinviato al 24-25-26 luglio 2020);
  • 13-14 marzo Rally Il Ciocco (rinviato a data da destinarsi)
  • 14-15 marzo Rally Vigneti Monferrini;
  • 20-22 marzo Città di Arezzo Crete Senesi Valtiberina (rinviato a data da destinarsi);
  • 20-22 marzo Appennino Reggiano (rinviata all’11-12-13 dicembre 2020);
  • 20-21 marzo Benacus Rally;
  • 21-22 marzo Rally Cefalù Corse, già con data cambiata, perchè in programma nella precedente data con il referendum;
  • 27-29 marzo Master Show Terra dei Piloti (rinviato a data da destinarsi);
  • 28-29 marzo Rally dei Laghi;
  • 27-28 marzo Colline Metallifere (rinviato al 4-5 aprile 2020);

Un danno economico non indifferente per uno sport che continua andare avanti con non pochi sacrifici. È uno sport che negli ultimi anni stenta a resistere alla crisi. Ci sono piloti ed equipaggi che fanno notevoli sacrifici per portare avanti questa passione. Questo stop forzato, giustificato forse, rischia di mettere a tappeto il nostro amato rally.

Noi, appassionati come i tanti nostri lettori, speriamo che questa influenza venga stoppata e debellata nel minor tempo possibile, e che tutto torni alla normalità.

È davvero dura da digerire e speriamo che gli organizzatori riescano a trovare un accordo per svolgere i rally, ma a bocce ferme, il Decreto dice che tutto si deve fermare. Gli organizzatori fanno sacrifici immensi. É un continuo trovare soluzioni di anno in anno, per rendere sempre più appetibile questo sport, anche per gli sponsor, quei pochi, che continuano ad investire. Gli organizzatori in questo mese, si sono ritrovati a fronteggiare in tutti i modi l’emergenza, hanno continuato a lavorare senza sosta per organizzare al meglio i rally ed è un vero peccato, oltre che un enorme danno economico. Noi, continuiamo a sperare in una deroga, ma purtroppo in questo momento il Decreto dice altro. Per correttezza d’informazione, alleghiamo il DPCM.

Rispondi